La nuova versione della superbike made in Noale ci ha permesso di guidare forte come mai prima di ora. Per molte ragioni. Non aveva nulla da dimostrare sul lato ciclistica, eppure è migliorata ancora, in particolare in staccata (le masse sono meglio centralizzate e il forcellone è allungato di 4 mm). Ora permette di frenare davvero forte grazie ad una ottima stabilità - prima oscillava un po': suo limite "storico" possiamo dire. Quindi, in una parola, si guida divinamente. Freni tardi, la inserisci a velocità folli, la volti in un fazzoletto. Poi c'è questo motore. Il V4 rinnovato è probabilmente il jolly della nuova RSV4. Una coppia "morbida" ma possente, utile per prendere in mano il gas in fretta, e Cavalli con la “c” maiuscola in alto, veloci, velocissimi. Velocissimissimi (sono 201, per dare il magico numerino, 17 in più della versione 2014). Mettete nel mazzo l'elettronica Aprilia, quella di cui abbiamo sempre parlato, probabilmente la migliore sul mercato. Ed ecco perché possiamo dire di aver guidato una moto davvero, davvero speciale (che, lo ricordiamo, porta lo stesso nome della moto campione del Mondo SBK in carica ed è la base per quella che stanno usando nel 2015 Haslam e Torres).