Il telaio resta quello del modello precedente, un misto traliccio in acciaio/piastre in alluminio dove la parte superiore a traliccio in tubi d’acciaio è collegata a piastre laterali molto estese tramite bulloni ad alta resistenza.
La Shiver 900 adotta però una nuova forcella Kayaba, più leggera di quasi mezzo chilo rispetto alla dotazione della prima versione, con steli da 41 mm con piedini fusi in conchiglia a supporto delle pinze radiali; l’escursione è di 120 mm. Le due piastre di sterzo sono realizzate in alluminio forgiato. L’ammortizzatore posteriore, montato lateralmente, è infulcrato direttamente al forcellone (in alluminio con capriata di rinforzo) secondo lo schema cantilever ed è regolabile nel precarico molla e nel ritorno idraulico, la corsa della ruota posteriore è di 130 mm.
Nuovi anche i cerchi a tre razze, ripresi da quelli della
Tuono V4, che contribuiscono al contenimento dei pesi, calando di 0,9 kg all’anteriore e di 1,3 kg al posteriore. I nuovi cerchi accolgono pneumatici da 120/70 all’anteriore e 180/55 al posteriore.
Il sistema frenante, dotato di ABS a due canali, adotta pinze radiali e dischi da 320 mm all’anteriore. Al posteriore un disco da 240 mm è frenato da una pinza a singolo pistoncino. Sulla Shiver 900 troviamo tubazioni in treccia metallica di derivazione aeronautica.