Tentativo fallito: Jeremy Seewer (Suzuki Factory) non riesce a regalare al pubblico di casa la soddisfazione di vederlo sul gradino più alto del podio. Peccato, perché la seconda forza del Campionato del Mondo MX2 2016 è arrivato in Svizzera con tutte le carte in regola per conquistare la sua prima vittoria iridata: pole position il sabato (la seconda della carriera, dopo quella del
GP del Belgio), un 2° posto in Gara1 grazie ad una rimonta da urlo e – purtroppo per il pubblico elvetico – un 2° posto anche in Gara2. La seconda manche è un continuo tira e molla tra Seewer e Max Anstie (Husqvarna Factory), vero e proprio mattatore della domenica.
Il britannico, conquistata l’holeshot, impone il suo ritmo: l’unico in grado di mantenerlo è proprio Seewer (1’ 48” per i primi due, 1’ 51” per il gruppo degli inseguitori). Seewer a metà gara sferra l’attacco, mantiene la prima posizione per qualche giro, ma quando le forze vengono meno è costretto a cedere il passo all’avversario, che trionfa davanti al vice-leader del Mondiale.
Ancora out Jeffrey Herlings (KTM Factory) per l’infortunio alla spalla con conseguente intervento chirurgico: l’olandese ha promesso al circus della MXGP di rientrare ad Assen, nel tentativo di difendersi per la lotta del titolo iridato MX2, che potrebbe essere l’ultimo della sua carriera nella "250 cc" (dal 2017, infatti, Herlings correrà nella classe regina). Il terzo posto va a Benoit Paturel (Yamaha Kemea), bravo a rimontare in Gara1 dopo una partenza poco brillante ed il migliore tra gli umani.
Da sottolineare anche le prestazioni di due italiani: Samuele Bernardini (TM Factory) ed Ivo Monticelli (KTM Marchetti Racing): il primo (4° assoluto) guida Gara1 per una decina di minuti, prima dell’attacco decisivo di Anstie, e manda a terra Thomas Covington (Husqvarna Factory) nel tentativo di difendere la posizione. Il secondo brilla in entrambe le manche, ma un calo fisico nella prima manche e una scivolata in Gara2 non gli permettono di andare oltre il 10° posto, appena dietro a Pascal Rauchenecker (Husqvarna Factory Enduro), che per un weekend è tornato alle origini divertendosi insieme ai suoi ex avversari.