Grazie a due manche pressoché perfette, Romain Febvre si aggiudica il GP della Thailandia (nel Motocross la vittoria del Gran Premio si basa sulla somma dei punti ottenuti in entrambe le manche). In Gara1 il francese copia le traiettorie del leader Tony Cairoli (KTM Factory), poi, dopo 25 minuti di totale dominio italiano, il transalpino si mette al comando della corsa. Cairoli non molla, ma non riesce a sferrare l’attacco decisivo per il controsorpasso.
L’8 volte iridato termina comunque al secondo posto dopo una bella battaglia con il tabella rossa Tim Gajser (Honda Gariboldi). La musica cambia in Gara2: Cairoli parte benissimo, ma qualcosa va storto alla prima curva, la moto si spegne. L’holeshot la conquista Febvre, mentre l’italiano riparte penultimo: gara tutta in rimonta per lui. Il Campione del Mondo MXGP non tarda ad allungare sugli avversari creandosi un buon margine di vantaggio per gestire la situazione in piena sicurezza. L’immagine di Febvre che taglia il traguardo a braccia al cielo senza nemmeno saltare è la fotografia perfetta di un GP durissimo sotto il punto di vista del fisico. Cairoli riesce a risalire fino al 12° posto, entrando in top 5 nell’assoluta di giornata. Sul secondo gradino del podio troviamo dunque il giovane Gajser, 5° in Gara2. Medaglia di bronzo per Jeremy Van Horebeek (Yamaha Factory), 5° in Gara1 e 4° in Gara2. A sprazzi si mettono in evidenza anche Ben Townley (Suzuki Factory), vincitore della manche di qualifica e sfortunato protagonista di un guasto meccanico in Gara1, e Max Nagl (Husqvarna Factory), ritirato anche lui nella prima manche e 3° nella seconda, proprio alle spalle del neozelandese. Prosegue, invece, il “momento no” di Gautier Paulin (Honda HRC), mentre il suo compagno di squadra Evgeny Bobryshev termina al 4° posto.