Da un lato Valentino Rossi è alla ricerca del sorriso dopo
“il biscottone” di
Valencia e
la sconfitta del 2014 a Monza subita da parte di uno strepitoso Robert Kubica, dall’altro Tony Cairoli ha bisogno di riscattarsi da una stagione 2015 che non lo ha visto protagonista nel
Mondiale Motocross. Il numero 46 dispone certamente della migliore macchina del lotto, trattandosi di una Fiesta ufficiale 2015 del Team M-Sport (o forse anche qualcosa in più… come dichiarò lo scorso anno il buon Kubica, vincitore nel testa a testa con il Dottore con una vettura di una scuderia italiana privata).
Valentino non può desiderare macchina migliore della Fiesta, che grazie alle sue dimensioni estremamente contenute e ad una coppia esplosiva sin dai bassi regimi è probabilmente il migliore mezzo per “volare” tra una chicane e l’altra, tra un tornante e quello successivo. Per quanto riguarda invece il siciliano, sembra aver trovato il giusto feeling sulle 4 ruote, visto il recente successo al Rally Legend a bordo di una Lancia Delta HF Integrale ufficiale del 1992. Certo, le differenze tra la Delta del ’92 e la DS3 del 2015 sono parecchie, ma il talento del numero 222 rimane invariato.
Ma attenzione a non focalizzarsi troppo solo sui due talenti delle due ruote, anche se da soli contano ben 17 titoli iridati! Sempre per quanto riguarda la categoria regina WRC, ci sono da tenere sotto osservazione gli esperti del settore, come Piero Longhi (a bordo di una Ford Fiesta WRC), Alessandro Perico (Ford Fiesta WRC e navigato da Moreno Morello, inviato di Striscia la Notizia), ma soprattutto Thierry Neuville, pilota ufficiale Hyundai nel Mondiale WRC. Il belga, a bordo della sua i20 WRC, non è di certo nel momento migliore della sua carriera, vista la recente retrocessione nel team satellite in occasione dell’ultima gara iridata in Galles a causa dei troppi errori commessi durante l’anno (promosso invece Hayden Paddon, da semplice collaudatore a primo pilota nel team ufficiale e contratto prolungato fino al 2018). Non potevano mancare i fratelli Brivio, “Uccio” e Luca Pedersoli: quest’ultimo, però, dovrà essere in grado di colmare con il “talento rallystico” il gap tecnico che separa la sua Citroën C4 WRC 2.000 cc dalle più potenti (e più leggere di 80 kg) 1.600 cc di ultima generazione. Tra le R5 riflettori puntati sul pluricampione italiano Paolo Andreucci (sempre in coppia con la moglie Anna Andreussi – Peugeot 208 T16), ma non è da sottovalutare l’emergente Alessandro Re (Citroën DS3 R5), figlio di Felice Re (per il padre medesima macchina, ma WRC). Infine, per i nostalgici del XX secolo, ci saranno le vetture storiche, guidate da alcuni dei talenti più cristallini nel panorama delle quattro ruote, come il Campione Italiano 2014 Matteo Musti (Porsche 911 RS) e il Campione Europeo “Pedro” (Lancia Rally 037).