Ultimi fuochi (artificiali!)
Ultimo weekend per la MotoGP 2015, si corre a Valencia (
qui gli orari TV) e si assegna il titolo, che andrà matematicamente o a Rossi o a Lorenzo. Valentino è attualmente in testa alla classifica con 7 punti di vantaggio sul compagno di squadra ma, per effetto della sanzione comminata dalla Race Direction (e
confermata dal TAS) a seguito dei
fatti di Sepang, partirà dall’ultimo posto in griglia. Inutile dire che Lorenzo ha la concretissima possibilità di vincere il suo terzo Mondiale MotoGP, ma
Valentino ce la metterà tutta. Come ha detto
Jorge in un’intervista, però, le prestazioni delle Honda saranno determinanti, e lo abbiamo visto nelle
FP1, che Marquez si è aggiudicato. Il n° 99 della Yamaha ha chiuso 2° e tra lui e il “46” si sono piazzati anche Pedrosa e Dovizioso.
Lorenzo comincia col prendersi il venerdì
Con queste premesse partono le FP2, con il Cabroncito che si porta subito in testa col crono di 1’31”751. La novità, rispetto alle FP1, è che Rossi è subito veloce, girando presto in “31” anche lui (nelle prime libere ci era arrivato solo a fine sessione). Anche Lorenzo e Aleix Espargaro scendono sotto il “32”, il pilota Suzuki, in particolare, abbassa molto il tempo della mattina. Gli altri piloti di testa devono ancora dare il meglio.
Passato un terzo di turno, Rossi fa un giro in 1’31”557, che gli consente di portarsi in testa alle FP2 (ma nella combinata sarebbe 4°, nonostante il tempo sia più basso di quanto fatto in FP1). La risposta di Marquez non si fa attendere: 1’31”492 e primo posto assicurato, anche se con un vantaggio di soli 65 millesimi su Valentino. A differenza di Rossi, però, Marc non migliora il proprio best lap assoluto di giornata.
Passano 9 minuti e Pedrosa fa 1’31”884, scalzando Aleix dal 4° posto. Pare in forma, Dani, infatti continua sullo stesso passo, stampando 1’31”876. Nello stesso momento Lorenzo abbassa il proprio riferimento, girando in 1’31”706. Migliora ma resta 3°.
A poco più di un quarto d’ora dalla fine, solo Rossi e Aleix Espargaro hanno migliorato il crono delle FP1, anche se i movimenti nelle classifica combinata non sono clamorosi. Marquez, Lorenzo e Rossi sono ai box, pronti per il rush finale. Intanto Pol Espargaro risale la graduatoria: gira in 2’31”67 e passa 3°, migliorando di un paio di decimi le prestazioni della mattina. Un altro pilota in forma nelle FP2 è Petrucci, 7° con 1’32”277 che abbassa di circa 3 decimi il tempo delle FP1. Danilo, tra l’altro, è il miglior ducatista a 12 minuti dalla fine. Ma arrivano Iannone e Maverick Viñales a rovinargli la festa: entrambi fanno un giro in “31” alto e si portano rispettivamente al 7° e 8° posto.
Mancano dieci minuti alla fine e Marquez ha deciso di daci un taglio: 1’31”481 è il suo nuovo best lap, anche se nemmeno questo migliora il crono della mattina. Anche Lorenzo sta tirando, specie nella parte centrale della pista: il giro finisce con l’ottimo tempo di 1’31”111, il miglior crono assoluto della giornata, seguito immediatamente da un altro tempo al top, 1’31”148.
A meno di 4 minuti dalla fine è l’ora del time attack. 1’31”834 per Iannone (5°), ma vanno forte anche Pedrosa, gli Espargaro e Petrucci (5° con 1’31”575). Dani si porta al 2° posto, Iannone al 3°, vanificando il miglioramento di Rossi. Marquez è indietro e la zampata finale non sembra poter arrivare. Anche Rossi comincia alla grande l’ultimo giro (miglior tempo assoluto al T2), ma gli ultimi due settori non gli sono favorevoli. Resta 4°.
Le FP2 finiscono con Lorenzo 1°, seguito da Pedrosa, Iannone, Rossi, Marquez, Petrucci, Pol e Aleix Espargaro, Crutchlow e Viñales in Top 10. Disastrosa sessione di Dovizioso, 14° e preceduto anche da praticamente tutti gli altri compagni di marca (Barbera 11° con la Open, Pirro 12°, Hernandez 13°. Dietro il Dovi solo Di Meglio, 22°).
La classifica combinata vede ovviamente Jorge in testa - ma il record della pista stampato da Marquez nel 2013, 1’30”237, è lontano ancora circa un secondo…-, alle sue spalle ci sono però Marquez e Pedrosa, seguiti dal quartetto italiano formato da Iannone, Rossi, Petrucci e Dovizioso