Dopo una prima parte di studio e assestamento, a mezz’ora dalla fine si comincia a fare sul serio. Marquez spara intertempi record al T1 e T2. Non si conferma ai successivi “T”, il giro si risolve in un nulla di fatto (comunque un 1’31”406). Il Cabroncito ci riprova il giro successivo, ma il copione è lo stesso: primi due settori da record e resto del giro “normale”. Il tempo è di 1’31”310, la posizione in classifica non cambia: Marquez è sempre 2°, grazie al tempo di 1’31”250. Terzo tentativo da parte del Cabroncito, che sta facendo una parte centrale di FP3 a cannone. Stavolta il T3 e il T4 sono all’altezza, infatti il cronometro si ferma sul 1’31”207, con Marc che continua imperterrito a tirare. Anche Iannone sta girando forte, la sua Ducati ha la migliore velocità massima (oltre 330 km/h) e i primi due intertempi sono da record. Come per Marquez, però, la seconda parte della pista non è altrettanto favorevole.. Comunque Andrea lima il proprio tempo, che scende a 1’31”414.
Lorenzo, Pedrosa e Rossi non stanno migliorando i tempi del venerdì ma, dei tre, gli spagnoli sembrano in grado di farlo con facilità, mentre per Valentino le cose paiono più complicate. Anche se, lo ricordiamo, per Rossi non è importante lavorare in vista delle qualifiche, dato che comunque
partirà ultimo, certamente lui e la sua squadra sono concentrati sul passo. Ricordiamo che, secondo quanto
dichiarato da Lorenzo, quello giusto per vincere è sul 1’31”4, mentre Valentino, in queste FP3, è più sul 1’31”7. Tra i piloti che migliorano molto c’è Bradley Smith, che entra in top 10, piazzandosi 9° con un giro in 1’31”668.
A dieci minuti dalla fine parte il time attack e il primo a darci dentro è Marquez, seguito da Pedrosa, che pare il più determinato e veloce. Nessuno dei due riesce però momentaneamente a migliorare il proprio tempo, cosa che invece riesce a Rossi che, con la soft anteriore, fa 1’31”038. Intanto però hanno migliorato anche Marquez: 1° con 1’31”034, soli 4 millesimi meglio di Valentino.
Guadagnano posizioni anche Pol Espargaro, Smith e Iannone, che scende per primo sotto 1’31 e si porta al primo posto con 1’30”925. Migliora anche Crutchlow, che passa 7° e ricaccia momentaneamente indietro Pedrosa. A poco più di un minuto dalla fine, Lorenzo, Rossi e Marquez tentano l’ultima carta. Lorenzo non sfrutta il giro, riesce a cominciarne un altro ma il cronometro non sorride (anzi, Jorge è l’unico pilota a non aver migliorato i propri tempi del venerdì).
Ci prova anche Marc, ma è Rossi a volare: 1’30”988 e seconda posizione a soli 63 millesimi da Iannone. Le FP3 si chiudono con Iannone al comando, seguito da Rossi, Marquez, Lorenzo, Smith, Pedrosa, Pol Espargaro, Dovizioso, Crutchlow e Petrucci. Questi i piloti che accedono direttamente in Q2, in cui ci aspeettiamo che venga battuto il record della pista, attualmente in mano a Marquez (1'30"237. Per una volta nessun escluso eccellente, fatta eccezione per le due Suzuki, entrambe costrette a partecipare alla bolgia della Q1 (cliccate sul link sotto la foto principale per la classifica combinata delle FP1, 2 e 3)