Sono eccitato per il risultato e sento di essermelo meritato, anche se frutto di un grande azzardo. È stato molto difficile prendere le giuste decisioni in gara e ho tentato di fare un po’ di calcoli nella testa. Prima di partire ho guardato il cielo e mi sono detto che se avesse piovuto, sarebbe stato per poco tempo, e ho sperato che si asciugasse i fretta l’asfalto. Comunque, ancora non sapevo come avrebbe risposto il nuovo fondo della pista col bagnato. La mia decisione di stare fuori inizialmente è stata dovuta al fatto di aver perso il giro in cui Jorge e Vale sono rientrati, quindi ho tirato avanti convinto che la pioggia si sarebbe alleggerita. A questo punto avevo già perso un sacco di tempo così ho pensato che la cosa giusta da fare era aspettare qualche giro per vedere che sarebbe successo. Appena la pioggia ha cessato di cadere mi sono reso conto che il mio azzarddo avrebbe funzionato, dato che loro si sarebbero dovuti fermare di nuovo. Allora ho cominciato a ripetermi: “la fortuna aiuta gli audaci, la fortuna aiuta gli audaci, la fortuna aiuta gli audaci”, cosa che mi ha motivato e… eccomi qua! Ho pensato di esser sesto, poi ho guardato il tabellone ed ero secondo! Sto vivendo delle sensazioni incredibili! È uno dei miei più grandi risultati , un momento davvero emozionante. A Phillip Island ho semplicemente finito la gara e preso il podio, ma qui ho dovuto guidare con dolcezza, abilità e talento in queste condizioni. Dobbiamo cogliere opportunità come queste, poiché siamo un team satellite e ci impegnamo duramente ogni gara per finire al 5° o 6° posto, ma di solito il podio è fuori dalla nostra portata.