É partita alle 11 di ieri, ora locale, la gara della categoria RST Superbike, la massima espressione della velocità sull’Isola dei gatti senza coda. I 77 piloti sono entrati nel Mountain Course scaglionati ogni 10 secondi, inseguendo un
John McGuinness qualificato in prima posizione (su Honda CBR1000RR) e che quest’anno va a caccia di record: sono infatti solo 3 le vittorie che lo separano dal mitico Joey Dunlop, che ne ha collezionate ben 26.
Tuttavia il pilota che ha percorso i sei giri previsti, 365 km, nel minor tempo è stato Michael Dunlop (su BMW) che si è aggiudicato la vittoria, seguito da
Ian Hutchinson (anche lui su BMW) e da
McGuinness. Per loro, rispettivamente, i tempi e le velocità medie sono state: 1h44'14" a 210 km/h di media, 1h44'33"/209 km/h e 1h45'27"/207 km/h.
I tre piloti hanno tutti superato il record sul tempo gara che Bruce Anstey aveva fatto segnare nel 2015, con 1h45'29". Ma Dunlop non si è fermato a questo:
Il pilota inglese ha percorso i primi due giri facendo segnare tempi al di sotto dei 17 minuti, cosa che al TT non si era mai vista! Precisamente, Dunlop ha girato in 16'58"254, nuovo primato assoluto del Mountain Circuit, a 214,190 km/h di media
Come vi avevamo anticipato, Anstey quest'anno corre con la
Honda RC213V-S, la MotoGP “stradale” di Tokyo. Alla fine della gara ha conquistato l’ottava posizione, con una velocità media di 204 km/h.
Ci sono anche due italiani nella classifica finale: Stefano Bonetti in 31esima posizione con la Kawasaki ZX-10R e Alessandro Polita in 47esima, su BMW. Manca uno sfortunato Marco Pagani, costretto al ritiro a causa di un sasso che ha danneggiato il radiatore della sua S1000RR.
All'inizio del testo ci sono i link per scaricare la classifica completa e dettagliata con i tempi e le velocità.