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27 February 2013

Casey Stoner: in Europa ti fanno odiare gli avversari, qui c'è rispetto

Nella conferenza stampa di presentazione dell’auto con cui correrà nel campionato Supercars V8, l’australiano non perde l’occasione per togliersi (ancora) qualche sassolino

Casey stoner: in europa ti fanno odiare gli avversari, qui c'è rispetto

Comincia finalmente la nuova carriera a 4 ruote per Casey Stoner, che questo week end debutterà con la Commodore Holden nel Campionato australiano Supercars V8. La prima gara è ad Adelaide (si corre venerdì e Casey avrà il “suo” n° 27) e l’atteggiamento di stoner è positivo, senza però aspettarsi troppo. Anzi, nelle dichiarazioni durante la presentazione della sua nuova avventura (riportate dal Daily Telegraph) , Stoner sembra mettere in più di un passaggio le mani avanti. O semplicemente è realista.

CON QUEI MURI NON PUOI SBAGLIARE!
Non sono mai stato nella zona del tracciato e questo renderà il tutto piuttosto interessante. Per me si tratterà di apprendere molto in poco tempo, ma non vedo l’ora di scatenarmi in strada. E sarà tutto legale! Sono un po’ nervoso, perché non sono mai stato su un tracciato con dei muri così vicini alla pista, ma credo che sarà divertente. In genere su quattro ruote puoi bloccare le ruote davanti e arrivare lungo, ma ad Adelaide se blocchi le ruote anteriori in pratica sei fuori, a causa della vicinanza dei muri.

IMPARARE IN GARA
Con la macchina abbiamo fatto un paio di test ma avrei voluto passare più tempo in auto per essere più a mio agio. Adesso dobbiamo letteralmente andare sui circuiti ed imparare lì, soprattutto dai molti piloti competitivi che corrono nelle Dunlop Series. Molta gente dice che per passare dalle MotoGP alle SBK bisogna abituarsi ad una nuova moto, a delle gomme diverse e così via. Io passo dalle 2 alle 4 ruote, e questo è sicuramente un grande salto. Ci saranno molte cose da imparare, ma per me questo è parte del divertimento.”

RESTARE NEL GIRO PER TROVARE UN LAVORO
Già quando avevo 15 anni nutrivo un certo interesse per le V8, ma poi la mia carriera in MotoGP è decollata e ho smesso di pensarci. Dopo l’annuncio del ritiro, un mio vecchio meccanico mi ha ricordato questo mia idea e adesso, 10 anni dopo, è diventata realtà. Mi sarebbe piaciuto stare più tempo lontano dalle corse, ma d’altra parte è difficile trovare un lavoro di questo genere nel mondo delle corse dopo uno o più anni di inattività, e penso che partire dalle Dunlop Series sia la cosa più giusta, perché ho molto da imparare. Vedremo se sarà possibile spingersi oltre.

SONO CORSE “UMANE””
In questo paddock si può essere avversari alla domenica ed amici al lunedì. Sicuramente ci sono delle rivalità, ma in generale sono tutti bravi ragazzi. C’è un grande rispetto reciproco. Molto di più che in Europa. In Europa c’è più un atteggiamento da taglia-gola, che ti spinge quasi a odiare i tuoi avversari, mentre in Australia è praticamente l’opposto: si può gareggiare duramente, ma il rispetto c’è sempre.”

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