Il 21 marzo, il Tribunale di Varese ha deciso di ammettere MV Agusta al Concordato pieno con continuità aziendale. A stabilirlo è stato il giudice delegato Miro Santangelo, che ha nominato Riccardo Broggini quale commissario e fissato per il 7 giugno la riunione dei creditori.
Arriva così “al dunque” la crisi manifestatasi ormai un
anno fa con la richiesta della Casa di Schiranna alla procedura di concordato in continuità per evitare il fallimento. Il tutto dovuto ad… eccesso di successo, come spiegatoci da Giovanni Castiglioni, presidente MV (
qui tratta l’argomento, spiega i motivi della crisi e accenna alla
strategia di rilancio) Nei mesi seguenti a questa richiesta, MV Agusta ha presentato il piano industriale volto alla ristrutturazione e al rilancio aziendale, continuando nel frattempo le attività grazie appunto alla natura dello strumento di diritto fallimentare di cui la Casa ha scelto di avvalersi. Il piano prevede la drastica riduzione della produzione e la concentrazione della stessa sui modelli di alta gamma, taglio dei costi e un’inevitabile quanto indispensabile ricapitalizzazione (
qui i dettagli).
Dal punto di vista finanziario, dopo le voci sul possibile
interessamento da parte di Polaris e le
voci sul disimpegno da parte di Mercedes AMG (mai avvenuto), l’ultima notizia era stata quella dell’
arrivo del fondo Black Ocean al fianco di Schiranna, ma ora ecco la news che tutti attendevano, l’ammissione al concordato pieno con continuità aziendale. Di seguito il comunicato ufficiale MV Agusta sulla situazione.