Tra gli interventi a cui è stato soggetto il bicilindrico a L Testastretta, il più rilevante è l’aumento di alesaggio, che passa da 88 a 94 mm. Rimane invariata invece la corsa, di 67,2 mm. Questa lavorazione ha richiesto ovviamente la riprogettazione di molti componenti, tra di questi cilindri, bielle, albero motore e teste; con queste modifiche il rapporto di compressione cresce fino a 13,1:1. Rivista anche l’alimentazione, con corpi farfallati da 52 mm di diametro comandati da un sistema ride-by-wire. La frizione è antisaltellamento APTC. Completamente nuovo l’impianto di scarico di tipo 2 in 1, con condotti da 50 mm di diametro e valvola di scarico, confluisce nel terminale di scarico, più lungo di quello attuale. Grazie a queste modifiche aumenta la potenza disponibile, ma soprattutto la coppia: i CV sono infatti ora 113 CV a 9.000 giri/min, mentre la coppia sale a 97,9 Nm a 7.500 giri/min (sul modello attuale sono 110,2 CV e 89 Nm di coppia max). Meno significativi, ma non per questo meno importanti, gli interventi sulla ciclistica, che sfrutta un telaio a traliccio di tubi in acciaio e un forcellone monobraccio in lega leggera, con misure di inclinazione del cannotto di sterzo e avancorsa rispettivamente di 25,5° e 104 mm. Cresce il peso a secco, che passa da 171 a 181 kg.