Ormai è un po’ che Husqvarna è passata di mano, da quella tedesca di BMW a quella austriaca delle Pierer Industries di Stefan Pierer (boss KTM, tra l’altro). Da momento in cui è avvenuta la cessione si sono susseguite informazioni spesso frammentarie e un po’ contraddittorie sul futuri della casa di Cassinetta. Prima Pierer in persona ha detto, ad esempio, che la Nuda 900 e le cross non saranno più prodotte (cliccate qui), proprio poche settimane dopo che abbiamo pubblicato le foto della Nuda 900 Touring in avanzato stato di sviluppo (cliccate qui). Poi, sempre lo stesso Pierer ha dichiarato che Husqvarna avrà una gamma off road completa, per fare concorrenza ai giapponesi ma senza cannibalizzare KTM (cliccate qui). E poi c’è la questione delle sinergie con KTM e della produzione di moto per il mercato asiatico (con marchio di prestigiosa dal basso costo di acquisto ed esercizio. Cliccate qui)… E in tutto questo si innesta l’incertezza per chi lavora a Cassinetta, dato che il primo pensiero che viene in mente è “sposteranno la produzione in Austria, in India o chissà dove…”.
CIRCOLARE CHIARIFICATRICE
Invece da qualche giorno esiste una circolare rivolta ai concessionari che chiarisce parecchie cose. Si tratta del primo atto ufficiale della nuova proprietà e il tono è generalmente positivo. Per il testo integrale della circolare cliccate qui, andate nella pagina successiva o aprite l’allegato, ora citiamo i punti salienti.
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“Facendo seguito alle informazioni fornite dalla Pierer Industries AG venerdì scorso, 15 marzo, Husqvarna Motorcycles s.r.l. conferma espressamente la produzione in corso, la vendita e l’assistenza dell’intera gamma, compresi i modelli di recente introduzione Terra e Strada 650 e la nuova Nuda 900 ABS”.
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“Al fine di evitare qualsiasi tipo di voci sul mercato dopo il passaggio di proprietà, vogliamo chiaramente sottolineare che sia ora che in futuro il servizio ricambi e post-vendita di Husqvarna è pienamente garantito (anche oltre i 10 anni di obbligo giuridico valido per ogni produttore)”.
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“L’obiettivo è rimanere un marchio premium a livello globale, tenendo sempre presente il grande patrimonio e la forte tradizione del marchio, la filosofia sportiva”.
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“Dal momento che questo anniversario (Husqvarna festeggia in questi giorni 110 anni, ndr) rappresenta una grande opportunità per la promozione delle vendite della gamma attuale, Husqvarna è lieta di annunciare il lancio di una campagna internazionale dedicata all’anniversario”.
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“I vari segmenti Offroad – che sono stati da sempre il core business per Husqvarna – rimarranno cruciali e primari per la crescita ed il successo futuro”
LA QUESTIONE NUDA
Ok, la Nuda 900 viene ancora prodotta, ma la versione Touring che fine fa? Ma soprattutto, per quanto tempo Pierer accetterà di andare da BMW a comprare i motori per fare la Nuda 900 (cliccate qui per il nostro test)? Commercialmente e industrialmente parlando, non è che tra KTM eBMW corra tutto ‘sto buon sangue…
E I RALLY?
Il fuoristrada rimarrà cruciale, quindi si presume anche per i rally e il cross. Ma Pierer aveva detto che il cross sarebbe stato una prerogativa KTM, mentre per i rally è di non molto tempo fa la notizia del divorzio tra Speedbrain e BMW. Speedbrain ha annunciato la volontà di continuare coi rally, presumibilmente con la stessa moto e gli stessi piloti, binomio che ha dato buone soddisfazioni (cliccate qui per un bel video dell’ultima Dakar vista da Husqvarna), ma potrebbe anche darsi che gli austriaci non vogliano continuare ad usare materiale di provenienza tedesca.
SU CASSINETTA DITECI DI PIÙ, BITTE
Infine: il comunicato è chiaramente volto a rassicurare i concessionari (evidentemente ci sono avvisaglie di fuga dal Marchio), ma nulla si dice di quale futuro in concreto si prospetti per Cassinetta. Pierer ha dichiarato che almeno per due anni le Husky non monteranno motori indiani, inoltre questo comunicato assicura che l’attuale produzione (che si svolge a Cassinetta) è confermata, nell’intento di rimanere un marchio di rilevanza mondiale (e non certo relegato ai soli mercati emergenti). Ma sicuramente gli austriaci vorranno ottimizzare le risorse, e qualche cambiamento verrà sicuramente fatto. Noi aspettiamo notizie, perché finora, da questo punto di vista, informazioni ne sono passate poche, nemmeno i sindacati o le forze politiche locali sanno molto…