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12 March 2013

Il KTM 125 Duke Club al Motodays

Tra le tante novità del salone romano, si è svolto il raduno di dieci ragazzi appassionati del Marchio arancione e della più piccola delle Duke. Grande successo con un ospite d’eccezione: Max Giusti

Il ktm 125 duke club al motodays

Durante il Motodays 2013, uno dei numerosi eventi che hanno animato le quattro giornate di fiera dedicate ai motociclisti è stato il raduno dei ragazzi del KTM 125 Duke Club.  Un’iniziativa che ha avuto come punto di incontro il Colosseo e che ha visto i dieci ragazzi intervenuti con le loro moto più i rappresentanti della KTM, impegnati nel trasferimento verso la Fiera di Roma, in sella alla piccola monocilindrica di Matthighofen. Un tragitto breve, circa 15 km, ma nel corso del quale i ragazzi si sono preparati ad essere accolti in fiera dal personale KTM, da noi di Motociclismo e da un ospite un po’ grandicello: Max Giusti, anche lui amante del Marchio KTM. Una bella iniziativa, che vogliamo lasciar descrivere agli attori principali attraverso le loro parole.

INTERVISTA A ROBERTO ROSSI, MARKETING OPERATIVO KTM ITALIA
Grazie ad iniziative come questa, state dunque cercando di coinvolgere sempre più i giovani?
KTM abbraccia da sempre tutte le fasce d’età con i suoi prodotti e con le sue attività, dai minicrossisti a chi vuole fare turismo fino ad arrivare a chi vuole sport puro e di alto livello. Questa iniziativa è nata intorno a un prodotto specifico che è appunto il Duke 125, dunque, un club che si è ramificato rapidamente anche grazie ai social network che i ragazzi usano molto, non a caso hanno anche una pagina Facebook dedicata al club . Sono stati loro autonomamente a organizzare il raduno al quale hanno partecipato dieci piloti prevalentemente locali, del resto con una 125 non puoi arrivare a Roma da Milano o da Bari facilmente. Quello che faremo è accoglierli qui al nostro stand, omaggiarli con un gadget KTM che per loro come è ovvio ha un valore che va ben oltre quello materiale e insomma, vogliamo farli sentire parte della grande famiglia che è appunto la KTM. In questo Motociclismo è con noi e insieme rimanderemo a casa i ragazzi contenti. Tutto questo perché a noi piacciono i ragazzi che di pastiglie usano solo quelle dei freni!

Questo è un gran bel messaggio, speriamo che invogli chi usa le pasticche sbagliate a capire che ce ne sono di migliori
Guarda, sono ragazzini piccoli, hanno mediamente sedici anni, ma si sono organizzati bene, considera che il moto club ha ramificazioni in tutta Italia. KTM riserva tante iniziative ai giovani, per esempio a Mantova c’è un trofeo monomarca di motocross, poi ci sarà il trofeo enduro sempre monomarca che va in scena già dal 2006 e ci sta regalando tante soddisfazioni grazie al numero crescente di iscritti che quasi stride con la situazione economica generale, ma credo che dobbiamo tutto questo alla freschezza dei nostri prodotti e forse anche i nostri colori fanno molto. Del resto per chi come noi era ragazzo negli anni ’80 KTM era già un’icona, ma oggi stiamo riuscendo a riproporla anche nei ragazzi, credo che in tutto questo stiamo riuscendo a fare un gran bel lavoro.

INTERVISTA A MAX GIUSTI
Sappiamo che per te la moto è una passione che risale alla tua adolescenza
Ho sempre amato il motocross, sono nato a Roma ma la mia famiglia è di Fermo, quindi sono sempre andato a vedere le gare di cross come la Coppa Mille Dollari. Poi ho cominciato a correre da juniores nel Lazio e in giro per l’Italia con un team di Roma, quello che per me era il mitico Team Milani. Angelo Grippa, amministratore delegato KTM Italia, riesce a tenermi sempre vicino alle moto. Per questo anche oggi non ho resistito e sono qui.

E tu che moto hai?
Ho una KTM 950 SM, una moto che… “dal semaforo non ce n’è per nessuno”. Io ho imparato a farla derapare e a gestirla, ma è una bella bestia  e con l’età sono diventato saggiamente prudente. Mi piacerebbe tanto andare a fare una bella smanettata fuoristrada, con il gusto di stare in assoluta sicurezza perché non sei in mezzo al traffico, dove ormai giro sempre con tre occhi, cosa che dovremmo insegnare a fare anche ai giovani.

Cosa ne pensi di questi 10 ragazzi con i loro Duke 125?
Secondo me i ragazzi di oggi sono molto più educati e in gamba di come forse eravamo noi negli ’80. Quando vedevamo arrivare gli Aspes o addirittura un Caballero ben tenuto ci emozionavamo e se poi li provavi ti lasciavi prendere la mano. Certo, una volta la moto potevi comprarla e mantenerla più facilmente, ora tra i costi di manutenzione, l’assicurazione e le patenti complicate forse è meno semplice di allora.

Ma tu che moto avevi in quegli anni?
Ho avuto un Ancilotti 50, uno Scarabeo che aveva vinto il campionato locale e poi qualche altra cosa, ma queste le ricordo con molta emozione. Allora c’era questo gusto di stare insieme, di condividere con il tuo amico gli articoli delle riviste e le novità, leggere Motociclismo per esempio, e trovarci i nuovi modelli, prendere la tua vecchia moto e farla somigliare a un modello d’avanguardia. Mi sono divertito davvero tanto! KTM ci ha insegnato in questi anni che c’è l’opportunità di dare ai ragazzi molto giovani una moto per imparare,e già questa è una bella sfida. Poi i nostri ragazzi viaggiano già molto con i social, la tecnologia, insomma, dieci ragazzi di 16 anni su una moto è un divertimento assicurato!

INTERVISTA A MATHIAS CANTARINI, PRESIDENTE DEL KTM 125 DUKE CLUB
Parlaci un po’ del moto club
Tengo molto a questa iniziativa perché credo che l’importante sia stare insieme e divertirsi in sicurezza, per questo ho chiesto a tutti di indossare l’abbigliamento adeguato con le protezioni e tutto il necessari, la sicurezza è fondamentale per noi.

Ma come è nata questa iniziativa?
Il social network è il luogo dove è nato il nostro raduno
, ma tutto è partito con il progetto 125 Ambassador , e dopo aver vinto la moto in palio, mi sono davvero affezionato al marchio e alla Duke e ho fondato il gruppo. Cerchiamo di incontrarci nei raduni organizzati da noi e durante le fiere. Siamo in tutta Italia, dalla Val d’Aosta alle isole. Naturalmente non tutti possono partecipare, ma grazie ad internet riusciamo sempre a condividere l’esperienza e cerchiamo di toccare ogni volta un posto nuovo per coinvolgere sempre tutti.

Senti, anche noi abbiamo una certa esperienza di moto club, ma il vostro si muove per le strade sempre in modo “educato” o siete un moto club di quelli che intimoriscono quando si incontrano?
No, siamo tutti molto tranquilli. Certo, quando la strada comincia a diventare piena di curve, non possiamo ignorare che il desiderio di spingere sia forte, ma lo facciamo sempre in sicurezza.

Se a un tuo amico proponessero un viaggio in un posto ambito o una moto tu cosa gli suggeriresti?
Assolutamente la moto. Quella ti resta e le emozioni che ti dà sono uniche.

Per i prossimi raduni?
Oggi eravamo in 10, ma presto saremo molti di più. Il mio invito è rivolto a tutti i nuovi appassionati della Duke, ai quali propongo di venirci a trovare su Facebook e Twitter per scoprire il raduno più vicino.

INTERVISTA AI RAGAZZI DEL KTM 125 DUKE CLUB
Notiamo che hai un accento non proprio romano, da dove arrivi?
Io sono di Milano ma volevo esserci a questo raduno. Questa è la mia seconda Duke, la prima me l’hanno rubata e ne ho voluta una esattamente uguale alla precedente perché mi ero davvero innamorato. Io e la mia moto siamo un’unica cosa, quando ci viaggio io e lei siamo fusi insieme come un’unica creatura.

Un bel pensiero, non c’è che dire. Ma quando incontri altri motociclisti li saluti con il faro?
Certamente! E quando vedo un altro Duke alzo anche le mani, perché io ci tengo al gruppo dei Duke 125 di cui faccio parte. Poi la moto è la moto, non ha importanza se vale 1.000 Euro o 20.000, non conta, l’importante è andare in moto.

Che significa per te KTM?
Tanto, è la mia marca preferita e la famiglia DUKE in particolare, è una moto fantastica, la ciclistica è ottima, la componentistica pure, forcelle grandiose, insomma, perfetta. Quando sono in moto respiro la libertà, mi godo il panorama e mi piace sentire il rumore della mia moto e poi stare con gli altri girando in moto è molto gratificante.

Cosa ci dici della tua esperienza con KTM?
Bellissima! La moto per me è tutto. La vivo per andare a scuola, per le passeggiate, le emozioni che mi dà sono tante e oltre ad essere un mezzo di trasporto è una passione vera, forte.

E la sicurezza? Come la vivi a bordo della tua moto?
Il concetto di sicurezza mi è stato tramandato da mio padre, che per esempio a Natale o per il compleanno invece di una Play Station mi regala un giubbotto con le protezioni, guanti tecnici, protezioni per la schiena, il casco, insomma, tutto quello in moto si deve sempre indossare per essere adeguatamente protetti.

La tua ragazza ci viene in moto con te?
Se ce l’avessi sicuramente sì: la sceglierei appassionata.

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