La giornata parte con l’exploit di Aleix espargaro e della Suzuki, che si portano in testa con un bel 1’38”890. Lorenzo è lì sornione, 2° a 132 millesimi e seguito da un Crutchlow sempre più a proprio agio con la Honda. In pista non girano in molti, ad esempio Rossi non esce dai box. In compenso Marquez svolge il compito assegnatogli dalla casa e prova un forcellone che certamente non crea problemi ma non pare nemmeno dare grossissimi vantaggi. Dopo 31 giri il test del Cabroncito è finito, anche perché la fatica si fa sentire. E comunque Marc mette il proprio timbro sulla classifica, facendo segnare un tempo di soli 78 millesimi inferiore a quello di Aleix. Anche Melandri accantona il nuovo telaio, che ha più difetti che pregi. Le sessioni si susseguono e, come ci si poteva aspettare, Lorenzo passa al comando, facendo segnare un tempo (1’38”516) anche migliore rispetto al suo best lap in gara. Bella prova anche per Crutchlow, che arriva a circa tre decimi da Jorge, seguito da Aleix Espargaro, Marquez, Viñales e Pol Espargaro. Quest’ultimo è stato autore di una caduta che ha costretto i commissari ad esporre la bandiera rossa: fortunatamente non ci sono state conseguenze per il pilota. A metà giornata Rossi ha girato ancora poco e staziona all’8° posto, preceduto da Redding. La sessione pomeridiana procede senza troppi scossoni, con Marquez e Melandri che chiudono i test in anticipo rispetto all’orario stabilito (le 18). Marco non è riuscito a imitare il proprio compagno di squadra, Bautista, che invece sembra aver tratto un bel giovamento dal cambio seamless. Bautista ha infatti chiuso la giornata con un bell’11° posto, grazie al crono di 1'39”766, di 1,258 secondi più lento rispetto a quello del leader. Il leader, lo ricordiamo, è Jorge Lorenzo, che riesce anche a limare il tempo che gli ha permesso di prendere la testa della classifica. Ora la tabella dei cronologici segna 1'38”508 per il maiorchino, che il “38” lo ha fatto davvero con facilità. Non che sia l’unico. Anzi, a vedere la classifica sembrerebbe perfino che la sua leadership sia stata in pericolo. Ma non è così. Rossi solo nel finale ha sparato il giro alla ricerca del tempone, e il suo 1’38”550 gli ha in effetti consentito di portarsi al secondo posto a soli 42 millesimi dal compagno di squadra. Solo che quello di Valentino è stato un giro, quello di Jorge era invece il passo… Terzo a fine giornata Cal Crutchlow, a 306 millesimi da Lorenzo e davanti ad Aleix Espargaro di soli 76 millesimi. Chiude la top 5 Marquez, a poco più di 4 decimi, seguito dai più attardati Smith, Hernandez, Redding, Viñales e Pol Espargaro. Dei progressi di Bautista abbiamo già detto, resta da parlare di Pirro, che ha testato le gomme Michelin dure con la Ducati GP15. Il suo miglior tempo ufficioso si attesta intorno al 1’40 basso.