Un esponente della categoria dei “preparatori” (da non intendersi in senso letterale, ma solo in quello di motociclisti che ci portano da "bancare" mezzi preparati) è
Gianfilippo Ugolini, che ha portato nella nostra sede di Pero la sua Kawasaki ZZR1400 (
ecco le foto). La nerissima sport tourer di Gianfilippo si merita una menzione d’onore, per il semplice fatto che il banco l’ha eletta come una delle moto di serie più potenti mai provate dal Centro Prove. Ma forse sarebbe meglio dire “moto originariamente di serie”, intendendo così non una special in esemplare unico o una moto da corsa. Già, perché il proprietario qui si è parecchio divertito con la meccanica e l’elettronica… Prima di vedere i dettagli degli interventi di preparazione, però, gustiamoci il video: alzate il volume!
Emozionante, vero? Bene, allora leggete i numeri: potenza massima 200,04 CV/10.300 giri, coppia massima 156,19 Nm/7.900 giri. E attenzione: sono numeri alla ruota! Tutta forza disponibile davvero, quindi (all’albero i CV diventano 219,25, gli Nm 171,19). Giusto per avere un paragone, la Kawasaki dichiara all’albero 200 CV tondi e 162,5 Nm, mentre il nostro Centro Prove aveva misurato alla ruota 190,79 CV e 152,87 Nm (
cliccate qui per vedere il grafico col confronto tra la ZZR di Gianfilippo e quella di serie “bancata” dal Centro Prove).
Guardate questo video col nostro Fabio Meloni che va a 300 km/h connla ZZR1400 di serie, poi pensate a cosa si potrebbe fare con 200 CV veri a disposizione e senza limitatore di velocità (come vedremo più avanti...).
QUALCHE... RITOCCHINO
Ma come si è arrivati ad un risultato così rotondo? Beh, Ugolini non ha badato a spese: dopo un primo step di preparazione che ha riguardato l’elettronica (centralina Carmo con rimozione di tutti i blocchi, limitatore di giri alzato di 500 giri e limitatore di velocità... eliminato!), si è passati alla respirazione del motore, con filtro BMC, rimozione valvola KCA e modifiche all’air box; immancabile la lavorazione della testa e dei condotti, nonché l’aumento del rapporto di compressione tramite spianatura e nuova guarnizione della testa. All’impianto di scarico vengono tolti i catalizzatori, sostituiti i collettori con elementi Akrapovic e i terminali prima con due Akrapovic, poi con un Akra singolo e infine con un SC Project da Moto2. Tornando al cuore del motore, la distribuzione vede alberi a camme con fasature e alzate modificate da Robby Moto, nonché una catena alleggerita; arriva anche una nuova mappatura dedicata.
A 10.000 km circa ecco lo step 2: lavorazione del monoblocco con alesaggio portato a 87 mm (quindi la cilindrata sale a 1.530 cc). I pistoni sono dei maggiorati/alleggeriti by JE Pistons, le bielle e l’albero subiscono un consistente alleggerimento oltre all’equilibratura; i cornetti di aspirazione sono dei nuovi Factory Pro ricavati dal pieno, mentre per il raccordo dei collettori di scarico si usa un elemento a “Y”. Per non farsi mancare nulla, Gianfilippo aggiunge il cambio elettronico Starlane e il kit trasmissione alleggerito, mentre alla ciclistica aveva già pensato usando componenti Bitubo e gomme Pirelli Supercorsa. Il tutto condito con vari elementi di carrozzeria in carbonio e alluminio (
cliccate qui per l’elenco dettagliato delle modifiche).