La gara della Moto3 inizia con l’asfalto bagnato, e con un Nakarin Atiratphuvapat alla riscossa: cerca di imporsi alla prima curva, ma poi sono Martin, Mir e Bendsneyder a dominare la scena della prima tornata, alla fine della quale Romano Fenati si porta da 15° a 7°. Nel giro successivo Romano si porta addirittura 4, buona anche la partenza di Bastianini (partito 17°) ma poi ritrovatosi a terra al 2° giro dopo che la moto di Fabio Di Giannantonio taglia tutto il tracciato da una parte all’altra. Brutta la partenza di Canet, che dalla seconda fila si ritrova 15°.
Martin, mentre al 4° giro si trovava al comando, commette un errore e si ritrova 6° e lascia a Fenati e Bendsneyder la leadership della corsa. Jorge Martin ci mette qualche giro, precisamente 4, per ritrovare la leadership. Poi Fenati, al giro 12°, si riprende la prima piazza. Ma le emozioni arrivano a 7 giri dalla fine: il gruppo di testa passa da 6 ad 11 piloti, mentre a comandare la gara si alternano Mir, Fenati, Martin, McPhee e Ramirez.
Dopo un ultimo giro emozionante, con letteralmente 11 piloti a sgomitare per la vittoria, e con Adam Norrodin out prima dell’ultima chicane, è Aron Canet a trionfare nel GP d’Olanda, precedendo Romano Fenati (2°) e John McPhee (3°) rispettivamente di 35 e 82 millesimi. Per Canet (che ha rinnovato il contratto con il Team Monlau per il 2018) si tratta della seconda vittoria stagionale, per Fenati è il primo podio al TT di Assen mentre il pilota scozzese ritrova il podio dopo addirittura 5 gare di “digiuno”. Il poleman Jorge Martin finisce 4° davanti al belga Jules Danilo, 5° e autore della migliore gara della stagione. 6° Marcos Ramirez, che precede Gabriel Rodrigo (7°) e Tatsuki Suzuki (8°). Il leader del Mondiale, Joan Mir, finisce 9° mentre sul traguardo Bo Bendsneyder cade dalla sua KTM, moto e pilota tagliano il traguardo: tuttavia il regolamento prevede che il pilota deve essere sulla moto per finire la corsa, e purtroppo si tratta di una grandissima beffa per il pilota di casa che perde il 10° posto, risulta “DNF” e la Top 10 passa a Nicolò Bulega. Andrea Migno riesce a rimediare il danno fatto in qualifica: dalla 27
a posizione riesce a chiudere 14°, fuori dalla zona punti Bezzecchi (16°). Dei 9 piloti che non hanno finito la corsa, ben 5 sono italiani: Dalla Porta, Di Giannantonio, Arbolino, Bastianini e Pagliani.
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