La serie degli appuntamenti è identica in tutto a quanto stabilito dal calendario 2016: 18 gare in poco meno di 8 mesi, stesse piste, stesso ordine , a parte l’inversione tra i GP della Repubblica ceca e di Austria.
Il Mondiale inizia come di consueto con la gara in notturna in Qatar, che si corre però sei giorni dopo quella del 2016. Idem per il secondo GP. Il terzo, addirittura, slitta di 13 giorni rispetto al 2016, quindi tra Rio Hondo e Austin passerebbero 2 settimane invece dei tradizionali 7 giorni. In paio di settimane di “ritardo” anche per Jerez, Le Mans e Mugello (4 giugno), mentre Barcellona slitta di 6 giorni e arriva due settimane dopo l’Italia, invece che immediatamente la domenica successiva alla gara in Toscana. Pausa di 15 giorni (prima 3 settimane) e la terza domenica di giugno arriva la gara di Assen. Il 10° round passa dal Red Bull Ring a Brno, dopo 3 settimane di stop invece delle 4 del 2016. La gara in Repubblica Ceca viene quindi anticipata di 15 giorni, mentre la data dell’Austria resta di fatto invariata. Silverstone è in attesa di conferma del contratto (come Sepang), ma dovrebbe essere una formalità e si correrebbe 8 giorni prima rispetto al 2016, quindi la pausa prima di Misano (10 settembre) salirebbe a due settimane. Dal 13° appuntamento a fine campionato tutto resta di fatto invariato.
P.S.: speriamo rimanga invariato anche
lo spettacolo delle paddock girl...