Prima della gara ero un po’ preoccupato per la gomma anteriore, poiché si chiudeva in certe curve. In gara a volte va anche peggio, perché la temperatura è più alta alle 14, il serbatoio è pieno e spingi di più sui freni. Infatti al terzo o quarto giro ha cominciato a chiudersi l’avantreno e io ero preoccupato che la situazione peggiorasse nei giri successivi, ma fortunatamente non è successo. Ho spinto per tutto il tempo, quando il serbatoio si è svuotato, ho semplicemente spinto un po’ meno. Siamo stati fortunati, so che altri hanno avuto problemi di avantreno. È stato importante superare Marquez alla partenza e Dovizioso alla prima curva: è così che mi piace correre, se non ho nessuno davanti riesco a frenare perfettamente, a mantenere velocità in curva e a cercare di aumentare il vantaggio. Ed è successo esattamente così. È stato difficile perché Dovizioso riusciva a contenere il distacco sotto al secondo, ma alla fine sono riuscito a portarmi a 1,2-1,4 secondi. Poi, quando ho visto Valentino arrivare al 2° posto e farsi sotto in certi tratti, ho cercato di spingere ancor di più, specie in frenata. Ho frenato sempre più tardi e ho fatto quel 1’33”004 che mi ha dato il vantaggio necessario per vincere. Vincere due gare di fila dopo essere finito fuori dal podio in 3 GP è un grande contrasto. Questi sono risultato molto migliori, ovviamente, ma dobbiamo stare coi piedi per terra, perché le cose possono cambiare molto velocemente. Il Mugello è una pista buona per Yamaha e la mia preferita, ma anche Valentino è veloce lì, vedremo…