In casa Ducati, lo spirito che ha animato i test è stato invece quello di andare a ritrovare la competitività mostrata ad inizio stagione, parzialmente smarrita dopo il week-end di gare del Mugello. In assenza di componenti radicalmente nuovi da testare, Dovizioso e Iannone si sono dedicati all'affinamento del pacchetto a loro disposizione, ricercando la messa a punto ideale, lavorando a lungo sull'elettronica e svolgendo vari confronti tra i setup utilizzati nei primi weekend di gare del 2015. In particolare, Dovizioso ha avuto modo di sfruttare quasi completamente il tempo a disposizione, restando a lungo in pista ed inanellando ben 132 giri (prima che la temperatura del nuovo asfalto raggiungesse la temperatura di 61 gradi, rendendo inutili ulteriori uscite). Il Forlivese ha concluso con un riferimento di 1'32"5, a circa mezzo secondo dal riferimento siglato da Marquez. Iannone si è invece fermato a 101 tornate, prima di gettare la spugna a causa del riacutizzarsi dei dolori alla spalla sinistra infortunata nel corso dei test del Mugello. Il pilota di Vasto si è concentrato sull'utilizzo di pneumatici "hard" (senza andare alla ricerca della prestazione con la soluzione più morbida), concludendo con un tempo di 1'32"7 ed ottenendo riscontri positivi relativamente al rendimento sulla lunga distanza. Si sono visti in pista anche il collaudatore Michele Pirro - che ha testato delle nuove strategie per l'elettronica - e Danilo Petrucci, che ha avuto modo di prendere le misure alla Desmosedici GP14.2 finora utilizzata dal compagno di Squadra Yonny Hernandez. Il ternano, che fino ad adesso ha utilizzato la GP14.1, a partire proprio dal Gp di San Marino e della Riviera di Rimini che si terrà a settembre avrà a disposizione la nuova moto.