Giovedì prossimo la Direzione Gara si pronuncerà sul contatto tra Marquez e Pedrosa avvenuto dieci giorni prima ad Alcaniz, teatro della quintultima tappa stagionale. Un verdetto sfavorevole a Marc potrebbe forse essere l’unica chance per Jorge Lorenzo di tornare in corsa per il titolo, distanziato com’è di 39 punti a 4 gare dalla fine. Ma che cos’è successo di così grave, ad Aragon, per mettere sotto inchiesta il leader della classifica MotoGP?
UN CAVETTO MALEDETTO
Quinto passaggio, curva 12: nel tentativo di recuperare la seconda posizione che Pedrosa gli ha soffiato in relativa scioltezza il giro precedente, Marc tira una violenta staccata, arriva lungo, e (a nostro parere) per non tamponare il compagno di squadra rialza la moto e lo sfila all’esterno, senza riuscire però ad evitare un leggero contatto. Che ha l’effetto di tranciare il cavo del controllo di trazione sulla Honda di Dani (foto). Il risultato è che alla prima manata di gas, un paio di secondi più tardi, Pedrosa finisce a terra, sbalzato dalla sua RC213V imbizzarrita. Marquez rientra in pista e acciuffa prima Lorenzo e poi la vittoria.
Quella che vi abbiamo appena raccontato è la fredda cronaca dell’incidente. E quello qui di seguito – che più oggettivo di così non si può - è il regolamento che, punto 1.21 comma II, recita: “i piloti devono guidare in modo responsabile senza arrecare pericolo agli avversari”.
Adesso che avete un quadro generale, e si spera obiettivo, della situazione, ci piacerebbe conoscere anche la vostra opinione. La pensate come Stoner, che bacchetta duramente Marquez, o per voi lo spagnolo è semplicemente uno dei talenti più cristallini e spettacolari prodotti dalla MotoGP negli ultimi anni?
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