Trovare una sella in MotoGP diventa sempre più difficile, anche se si è il tester ufficiale di una Casa. L'annuncio dei piloti che correranno con la GSX-RR nel 2015 in MotoGP non ha lasciato spazio a dubbi, Randy De Puniet non farà parte del team ufficiale di Hamamatsu. Vista la penuria di selle nella top class del Motomondiale (le ultime sono state occupate da Baz ed Eugene Laverty), al pilota francese non sembrava rimanere scelta, ma la Suzuki (che ha usato la tappa di Motegi per mettere in mostra la GSX-RR con ospiti molto speciali) non aveva ancora detto l'ultima.
RANDY, VAI IN SBK
Il contratto di tester di Randy De Puniet prevedeva infatti una clausola a favore della Suzuki, che dopo averla fatta valere l'ha "girata" al team Crescent, con Paul Denning che si ritrova tra le mani un ottima prima guida, pronta per lanciarsi nelle derivate di serie alla ricerca del titolo iridato che nel Motomondiale gli è sempre sfuggito (la sua posizione migliore in campionato è stata la terza piazza nel 2004 in 250). Il commento del team manager è stato: “Ci serviva un pilota di alta qualità per sostituire Eugene, e Randy era la scelta più logica. Ha impressionato come tester, sia per il duro lavoro che per il feedback offerto nello sviluppo della GSX-RR, ed il suo potenziale di successo in SBK, dimostrato anche dal suo curriculum da pilota, è senza dubbio alto. Una volta presa confidenza con la moto e le gomme, non vedo perché non possa lottare sempre al vertice. La sua conoscenza di Suzuki lo può anche aiutare con il progetto SBK, quindi siamo tutti ansiosi di tramutare il potenziale mostrato quest’anno in risultati migliori per entrambi i piloti”.
IL COMMENTO DI DE PUNIET
"Sono molto felice di unirmi al team Crescent Suzuki in SBK il prossimo anno, il mio obiettivo è sempre stato quello di tornare a competere in pista - ha dichiarato De Puniet – Fare il tester non era male, ma correre è il mio vero desiderio. Mi sono divertito alla 8 Ore di Suzuka, lottare e salire sul podio è tutto per me, quindi ho colto questa opportunità. La priorità era restare con Suzuki, in famiglia, e per me è una nuova sfida. Un nuovo campionato, una nuova moto, tutto sarà diverso ed avrò molto da imparare ma sono pronto e fiducioso. Mi unirò ad una squadra forte ed esperta, e credo che la moto sarà competitiva. Abbiamo un buon programma di test invernali, quindi mi farò trovare preparato a Phillip Island”.
Randy continuerà intanto nel suo ruolo di sviluppatore e tester della Suzuki, che ha deciso di premiare il lavoro svolto finora dal francese con una gara come wild card a Valencia in MotoGP, in occasione dell'ultima tappa del Motomondiale 2014. La moto resta ovviamente in pista anche per i test del lunedì successivo, dove saliranno in sella i nuovi piloti: Aleix Espargaro e Maverick Viñales.