Fin dal turno della mattina tutti i piloti hanno spinto forte, tanto che, nella seconda sessione di prove, solo otto piloti riescono a migliorarsi. L’1’30”855, fatto registrare da Alex Lowes nelle FP1, è irraggiungibile per tutti gli avversari e regala la prima posizione di giornata al pilota inglese del Team Volcom Crescent Suzuki. Alex è l’unico pilota che riesce a scendere sotto il muro del 1’31”. Dietro di lui chiudono il pilota ufficiale Aprilia, Jordi Torres (+0”359), e Tom Sykes (+0”548). Nonostante una caduta alla curva 10, l’altro pilota della Casa di Noale, Leon Haslam, è il più veloce di tutti negli ultimi minuti delle FP2; ma ciò non gli basta per raggiungere la vetta della classifica e chiude alle spalle dei primi tre (+0”611). Il nuovo arrivo del Team ufficiale Kawasaki, Jonathan Rea, termina in quinta posizione (+0”686) davanti a Nico Terol (+0”759), Michael van der Mark (+0”838) e Chaz Davies (+0”893). Un secondo netto il distacco di David Salom (nona posizione). Chiude la Top Ten Randy de Puniet (Suzuki: +1”026). Il Campione del Mondo in carica, Sylvain Guintoli, si deve accontentare della 12esima posizione (+1”474, abbondantemente staccato dal proprio giovane e arrembante compagno di squadra ma con l'attenuante dei postumi della caduta di Jerez). Sfortunato Troy Bayliss: nelle FP1 il 3 volte campione SBK riesce a compiere solo 3 giri e poi dei problemi al motore della sua Ducati lo costringono ai box (cosa che l'autraliano non gradisce, criticando via Twitter chi ha introdotto la regola della "moto unica" in SBK). Nel corso delle FP2 Troy inizia a prendere confidenza con la Panigale R (non era mai salito prima su questa moto!) ma riesce a compiere solo una quindicina di giri e ferma il cronometro a 1’33”490, in 18esima posizione. Per lui comprensibili problemi di setup, soprattutto al posteriore (parla di derapate poco piacevoli e il tempo per sistemare l'assetto non è molto...), ma anche un atteggiamento consapevole e rilassato e la sensazione di vivere un'esperienza bellissima e molto, molto attesa. Tra gli italiani la miglior prova è quella di Matteo Baiocco, che chiude in 14esima posizione (+1”710); Canepa 20° (+3”119, con Niccolò fermo per tutte le FP1 a causa dell'esplosione del motore e vittima di una caduta alla solita curva 11 nelle FP2). Per alcune squadre sono emersi problemi di blistering alle gomme, come l'anno scorso, tanto che in certi casi si sta lavorando non per migliorare le prestazioni ma per puntare a finire la gara... Qui sotto trovate la classifica combinata delle libere del venerdì di Phillip Island; nei file in allegato i tempi delle FP1 e FP2.