A seguito della morte di Doriano Romboni per l’incidente durante le prove del Sic Supermoto Day, si sono formati due schieramenti: quello dei piloti che avrebbero voluto che la gara si facesse, proprio per aiutare la famiglia del pilota spezzino, e quello dei piloti che invece avrebbero ritenuto più rispettoso non correre.
Del primo gruppo faceva parte Biaggi, appoggiato dall’organizzazione e dalla famiglia Simoncelli (“D’accordo con Paolo Simoncelli si é deciso di fare la manifestazione Domani a latina per sostenere la famiglia di Romboni che ha 3 figli”, ha twittato Max), mentre Petrucci, Pasini, Corti, Nannelli e altri spingevano per fermare tutto: “Mi stupisco di chi ha corso con te quegli anni li della 250 che vuole correre domani! Ma siamo uomini prima che piloti, io rispetto l'uomo e la sua famiglia quindi domani non correrò. Ciao Doriano!". ha scritto il pilota della MV Agusta sulla propria pagina Facebook.
Anche la rabbia di Alessia Polita non si è fatta attendere ed è esplosa anch’essa su Facebook: “Io mi chiedo...con quale spirito, con quale umanità con quale cazzo di cervello si può continuare una manifestazione dopo quanto accaduto. Oggi più che mai capisco, che noi siamo e saremo sempre burattini che cadono, che muoiono, che si feriscono... Ma non importa a nessuno. L'importante è che il burattinaio faccia cassa!".
Insomma, la situazione stava prendendo cuna brutta piega, così la Federazione è intervenuta ponendo fine alla questione e annullando la manifestazione. Ecco il comunicato.
Dopo il tragico incidente costato la vita al nostro Doriano Romboni - ha dichiarato il Presidente FMI Paolo Sesti – l’annullamento della manifestazione è un doveroso atto in segno di lutto e di rispetto per Doriano e la sua famiglia, alla quale siamo vicini nel dolore di questo momento. Con Doriano perdiamo un generoso pilota, una persona di assoluto valore e un grande tecnico amato e apprezzato da tutto l'ambiente internazionale.