TEST La posizione di guida è estremamente naturale, il serbatoio, che a vedersi pare ingombrante, è in realtà ben stretto tra le gambe e la sella bassa permette di poggiare con sicurezza i piedi a terra a chiunque e in ogni situazione. Le vibrazioni sono pressoché inesistenti: solo agli alti regimi si avvertono appena sulle pedane. Nel guidato, la Shiver si riconferma un riferimento per la categoria. Il motore ha potenza sufficiente a soddisfare anche l’utilizzo sportivo e, in modalità Touring così come in quella Sport, l’erogazione è fluidissima. La schiena corposa permette di uscire dalle curve con un filo di gas e, già dai 2.500 giri indicati, il bicilindrico accetta la piena apertura del gas. La nuova impostazione di guida permette di caricare maggiormente il peso sull’anteriore e migliora le sensazioni e la fiducia trasmesse dall’avantreno, mentre le pedane rialzate ed arretrate garantiscono una maggior luce a terra in piega. La ciclistica ci è parsa molto a punto: le sospensioni hanno una taratura piuttosto sostenuta che asseconda bene la guida sportiva, pur senza sacrificare eccessivamente il comfort, e i freni sono potenti e modulabili. Noi abbiamo testato la versione con ABS, che ci è piaciuto per l’efficacia ma che avremmo preferito meno tardivo nell’intervento sull’anteriore.