Lo stesso Alex Lowes si è detto soddisfatto e un po' sorpreso del tempo stampato e della posizione alla fine della giornata. La Suzuki si era dimostrata abbastanza veloce ma non così tanto da poter competere con le moto al vertice, mentre Aprilia si guardava bene dal fornire tempi ufficiali o montare trasponder. Evidentemente quello che diceva Petricca a Portimão non era solamente una provocazione, vista la posizione del pilota inglese a fine Day1: terza posizione dietro Lowes e Rea a +0"360. Niente male per una moto che era data per perdente visti i cambi regolamentari...
Assenti ingiustificate le Ducati, che invece sono relegate alla sesta e settima posizione. Davide Giugliano (+0"616) non è riuscito a sfruttare la sessione pomeridiana dopo il rovinoso incidente di cui si è reso protagonista nella mattinata (due vertebre fratturate per lui: più avanti i dettagli), mentre Davies (+0"782) è ancora alla ricerca di un buon feeling con Phillip Island più che con la moto. Le Kawasaki restano invece una certezza, con Rea secondo staccato di soli 0"331 da Lowes e Sykes, che in Australia non si è mai trovato completamente a suo agio, in quarta posizione a +0"421. Le sorprese di oggi sono state, apparte Lowes, un Jordi Torres in quinta piazza davanti alle Ducati ufficiali e un De Puniet immediatamente dietro alle moto del team Aruba.it. Chiudono la Top Ten Michael VD Mark con la prima delle Honda e Nico Terol sulla Ducati del team Althea, mentre migliorano MV Agusta ed EBR, con Camier in dodicesima posizione a +1"553 e Canepa 14° a +1"792. Leggiamo alcuni commenti dei piloti mentre qui potete trovare la classifica dei tempi combinati.