A Phillip Island, domenica 22 febbraio, Troy Bayliss ha affrontato due gare sulla Panigale SBK (da lui poco conosciuta) e senza la preparazione fisica dei suoi avversari (qui qualche scatto in azione) e con pochi km di prove sulle spalle. Nonostante ciò, è riuscito a rimanere nella top 10 per numerosi giri (purtroppo, a causa dell’assetto sbagliato, la sua Ducati si è letteralmente mangiata le gomme), dimostrando che con un po’ di allenamento e qualche ora in più passata in sella avrebbe potuto fare di più. Non si sapeva se la Casa di Borgo Panigale gli avrebbe dato un’altra chance, ma Troy si è messo comunque d’impegno per riprendere il fiato di una volta. Per fortuna i suoi sforzi sono stati premiati! Ducati ha riconfermato l’australiano per le gare in Thailandia (22 marzo), ma potrebbe essere al via anche in Spagna (12 aprile) e in Olanda (19 aprile). Addirittura c’è la possibilità che farà pure qualche altra wild-card, ad esempio nelle tappe italiane di Imola (10 maggio) e Misano (22 giugno). A Imola, tra l'altro, dovrebbe rientrare anche Giugliano, quindi ci potrebbero essere tre Ducati ufficiali in pista. E se questo scenario dovesse ripetersi per tutto il campionato? Senza addentrarci troppo nel tecnico, la regola del numero massimo di motori per pilota consentito in una stagione* favorisce l'eventuale scelta di iscrivere Troy come pilota permanente e non come wild card, e se i risultati dovessero andare nel senso che tutti si augurano per l'australiano, in Ducati potrebbero farci un pensierino piuttosto serio. del resto, impiegare Fores farebbe aumentare ancora il già cospicuo numero di spagnoli... Ma, ripetiamo, per ora Ducati si muove "alla giornata".