Qualche mese fa la casa di Noale ha mostrato per la prima volta il
Concept RS 660, pizzicato anche nella fase di collaudo in pista. Ora, è arrivato il momento di approfondirne la conoscenza con Diego Arioli, Product Marketing Manager Aprilia, che alla
Community Aprilia - Bearacer ha svelato i segreti del progetto.
Prima di tutto: qual è il tuo ruolo in un progetto come questo?
“Il mio lavoro consiste nel mettere in comunicazione tutti gli enti aziendali per assemblare i concetti di nuovi prodotti in fase di sviluppo. Che tradotto significa: far andare tutti d’accordo. L’idea alla base di un nuovo progetto può venire da strade diverse: a volte dal Centro Stile, a volte dalla possibilità di sfruttare una nuova opportunità tecnica, altre ancora dalle richieste di uno specifico mercato, oppure può nascere come un’interpretazione di un bisogno del cliente. Io devo tenere sempre le orecchie tese su cosa bolle in pentola, per poi coinvolgere tutte le aree e sintetizzare le diverse esigenze in qualcosa che abbia senso logico. Aprilia RS 660 Concept è già stata accolta alla grande, ma è solo la punta dell’iceberg: quando andrà in produzione sarà un prodotto completo che terrà conto di tutte queste prerogative”.
Com’è stata la genesi del progetto RS 660?
“Tutto il progetto è guidato da una missione ben precisa e piuttosto ambiziosa: “nuova sportività giovane nel mondo”. Magari suona male, ma questo è un vero spaccato di come si lavora dietro le quinte del marketing Aprilia. Il resto della moto invece nasce unendo i puntini, a seguito di alcune analisi:
1. La gamma attuale di prodotto Aprilia passa dalle cilindrate piccole e piccolissime alle “maxi”. Tra 125 e 900 cc abbiamo identificato lo spazio per posizionare la nuova gamma, che anche i fan Aprilia ci chiedevano.
2. Nell’offerta esistente nel segmento SS di media cilindrata abbiamo identificato 2 macro trend: da una parte quelle che potremmo definire le “vere supersportive”, tipicamente 4 cilindri giapponesi “pistaiole”, il cui incremento in prestazioni e tecnologia richiede ormai un impegno in termini di costi e capacità di guida paragonabile a quello delle 1000 cc; dall’altra alcune 600 e 650 cc che solo esteticamente richiamano il concetto di “racing”, ma all’atto pratico non garantiscono le performance per essere considerate vere sportive, almeno non come intende Aprilia. Lo spazio nel mezzo è quello che ci interessa, per inserire una moto che nell’estetica sia chiaramente legata alle SS Aprilia da gara e da strada, ma la cui promessa di sportività si realizzi in contenuti tecnici in grado di far divertire in ogni situazione, senza mai arrivare all’esasperazione.
3. Il potenziale cliente. Abbiamo pensato ai giovani motociclisti che scoprono Aprilia, e le moto in generale, con 50 e 125 cc, ma che vorrebbero crescere di cilindrata con il passo giusto. Quali valori li guidano? Secondo noi la sportività nei giovani non è morta, è solo diversa da quella che guida le generazioni più mature: meno confronto con gli altri (meno gare, meno cronometri) e più sfida con sé stessi, migliorando il proprio limite, vivendo il momento sportivo come qualcosa che fa bene fisicamente, mentalmente e restituisce soddisfazioni. Secondo noi questa è la moto giusta per rispondere a tutte queste esigenze e ristabilire il concetto di media cilindrata: in passato fu Aprilia RS 250, in futuro (molto vicino al presente) sarà Aprilia RS 660”.
RS 250 è amatissima dai membri della community: ci possiamo aspettare un nuovo capostipite della dinastia RS?
“RS 250 è amata da tutti i motociclisti: è un’icona della sua generazione, come vorremmo che diventasse anche RS 660, e la sua eredità non è affatto stata ignorata. Certo, il 2 tempi è stato escluso, ma valori come compattezza, leggerezza e prestazioni accessibili sono stati trasportati in quello che per noi sarà il concetto di media sportiva del 2020. Come 10 anni fa RSV4 ha inaugurato un nuovo filone di prodotto che ancora vince le comparative, RS 660 nasce per aprire un’era RS completamente nuova, che attinge dal meglio dell’esperienza e della tradizione Aprilia per creare una moto completa e versatile”