31 August 2008

GP di San Marino: stoccata di Valentino. Stoner cade, Rossi vince, va più 75 punti e 68 vittorie come Agostini

Valentino Rossi domina nel GP di casa. Il Dottore è concentratissimo e controlla Casey Stoner in testa alla gara, ma con una gran pressione addosso. Tempo sette giri e l’australiano sente arrivare da dietro il pesarese, si fa saltare i nervi, scivola, cade. Dà l’addio alla corsa, regalando la vittoria e 25 punti al campione di Tavullia, che rimane in testa al Mondiale con più 75 su Stoner.

Cronaca






Misano Adriatico (RIMINI) 31 agosto 2008 - STOCCATA
Sembra di vedere un film già visto, nei cinema di Laguna Seca e Brno, ma il cui finale nella sala di Misano si è fatto più drammatico: Valentino Rossi incute timore a Stoner, gli fa pressione e lo mette fuori dai giochi dopo soli sette giri. Sul tracciato dell’ex Santa Monica lo spettacolo dura poco perché Stoner parte benissimo, è in testa, ma il Dottore, dopo essersi liberato di Pedrosa (un ostacolo per colpa del quale Rossi perde 3”) comincia a guadagnare un decimo al giro e si avvicina all’australiano, che sentendolo arrivare da dietro perde la concentrazione, scivola e cade, buttando via la gara. In tempo di presenze olimpiche ai box della Yamaha (Vezzali oro a Pechino e Granbassi, bronzo) è arrivata la stoccata di Valentino Rossi al suo avversario prediletto, Casy Stoner, sulla pedana di Misano adriatico: 75 punti di vantaggio nella corsa per il titolo iridato. Punti che pesano come un colpo ben assestato allo sfidante, quando il tempo sta per finire. Ora rossi è a quota 262 e precede Stoner fermo a 187. Un finale che ha lasciato il sorriso stampato sui volti degli spettatori: i tecnici del team Yamaha ed in particolare il team manager di Rossi, Davide Brivio (non può fare a mano di esultare quando vede Stoner inseguire la moto diretta a bordo pista, sdraiato e appeso ai semimanubri).

COME AGO
L’ago della bilancia segna l’equilibrio: Valentino Rossi eguaglia Giacomo Agostini nella carriera con 68 vittorie. Agostini tiene il broncio per un po’, tanto che Rossi ci ride sopra dicendo: “Mi ha dato il permesso per raggiungerlo”. Poi il campione del passato sorride: “Valentino è un grande pilota. I numeri non fanno grande differenza: una vittoria in più o una in meno non pesano certo su un talento”. Parlando, però, Agostini sembrava quasi intimorito che qualcuno possa strappargli di mano lo scettro della Classe regina.

DISCOLPA
Cerca di mitigare la delusione della Ducati Livio Suppo, direttore tecnico del progetto MotoGP per Borgo Panigale, dicendo: “Del resto è Casey che ha corso con lo scafoide rotto”. Ma l’errore è lì: brutale ed evidente. Tanto che poi Claudio Domenicali, a.d. di Ducati Corse e Filippo Preziosi, capo progettista della Desmosedici, concordano nel dire: “Aveva il margine per gestire bene la gara, ma ha sbagliato”.

SPORTIVO
Con grande stile Valentino Rossi commenta la sua gara e l’errore del pilota Ducati: “Ero partito bene, ma avevo davanti Pedrosa che mi ha fatto perdere quasi tre secondi. Perciò appena sono riuscito a passarlo ho aperto il gas per raggiungere Stoner. Avevo un buon passo e la moto andava bene. Che dire: ora ho settantacinque punti di vantaggio in campionato. Quest’anno stiamo andando forte e non abbiamo mai mollato, anche quando eravamo in difficoltà. Ho dovuto cercare il miglior Valentino e sono contento di averlo trovato. Se siamo a posto in configurazione gara non siamo tanto più lenti della Ducati. Con un’imbarcata come quella che ho fatto oggi, con la moto dell’anno scorso sarei di sicuro caduto. Devo dire che la curva dove è caduto Stoner era molto scivolosa e anch’io lì ho rischiato”. Prima che Stoner uscisse di scena Rossi e l’australiano avevano un gran passo. Giravano fra gli 1’34”9 e l’1’35 basso, ma come dice il campione di Tavullia: “Anche se Casey non fosse caduto ad un certo punto avremmo dovuto rallentare, per salvare gomme e motore”.

RIPRESA
La seconda posizione di Jorge Lorenzo ha esaltato i box della Casa dei tre diapason. Lo spagnolo sembra essersi ritrovato e aver imparato qualcosa sui propri limiti: “Dopo quattro mesi questo è un grande risultato. Ho visto Valentino davanti e ho aumentato il ritmo, ma sono arrivato al limite e più di quello non si poteva. Ho dato tutto, oltre sarebbe stato rischioso”.

ASCESA
È sempre più soddisfatto Toni Elias (Ducati “clienti”) che guadagna il terzo gradino del podio, secondo risualtato stagionale dopo quello di Brno. Il risultato sarebbe anche conseguenza del suo stato d’animo: il rapporto con il team Alice sembra vicino al termine e lo spagnolo ha bisogno di vendersi bene. I due podi sono una buona vetrina. Anche Daniel Pedrosa (Honda HRC) si sta riprendendo: è quarto.

Tempi



Pos. Points Num. Rider Nation Team Motorcycle Total time
1
25
46
Valentino ROSSI
ITA
Fiat Yamaha Team
Yamaha
44'41.884
2
20
48
Jorge LORENZO
SPA
Fiat Yamaha Team
Yamaha
44'45.047
3
16
24
Toni ELIAS
SPA
Alice Team
Ducati
44'53.589
4
13
2
Dani PEDROSA
SPA
Repsol Honda Team
Honda
44'59.354
5
11
7
Chris VERMEULEN
AUS
Rizla Suzuki MotoGP
Suzuki
45'05.293
6
10
52
James TOSELAND
GBR
Tech 3 Yamaha
Yamaha
45'08.092
7
9
65
Loris CAPIROSSI
ITA
Rizla Suzuki MotoGP
Suzuki
45'08.708
8
8
4
Andrea DOVIZIOSO
ITA
JiR Team Scot MotoGP
Honda
45'09.475
9
7
33
Marco MELANDRI
ITA
Ducati Marlboro Team
Ducati
45'15.053
10
6
5
Colin EDWARDS
USA
Tech 3 Yamaha
Yamaha
45'18.413
11
5
50
Sylvain GUINTOLI
FRA
Alice Team
Ducati
45'23.965
12
4
56
Shinya NAKANO
JPN
San Carlo Honda Gresini
Honda
45'25.692
13
3
13
Anthony WEST
AUS
Kawasaki Racing Team
Kawasaki
45'36.758
14
2
21
John HOPKINS
USA
Kawasaki Racing Team
Kawasaki
45'37.038
Not classified
1
Casey STONER
AUS
Ducati Marlboro Team
Ducati
11'11.968
15
Alex DE ANGELIS
RSM
San Carlo Honda Gresini
Honda
1'46.395
Not finished 1st lap
14
Randy DE PUNIET
FRA
LCR Honda MotoGP
Honda
Not starting
69
Nicky HAYDEN
USA
Repsol Honda Team
Honda




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