03 September 2012

La polemica sulla Valli Bergamasche Revival

Da mesi infuria il dibattito a toni accesi riguardo all’impatto ambientale della Valli Bergamasche Revival e in generale all’enduro in montagna. Sui media generalista ha poco spazio la voce degli appassionati: sentiamo la loro campana

La polemica sulla valli bergamasche revival

Bergamo è la capitale dell’Enduro. Ha sfornato campioni di questa disciplina più di ogni altra città. Ovunque, nel mondo, si voglia indicare un sentiero particolarmente accidentato e difficoltoso, si parla di “mulattiera alla bergamasca”. Eppure, proprio nella patria della Regolarità e dell’Enduro, in questa torrida estate si è incendiata la polemica contro le moto in fuoristrada. Un tema che ritorna puntuale ad ogni manifestazione di enduro, come la Valli BergamascheRevival, in programma il 15 e 16 settembre e finita nel mirino degli ambientalisti, che si accaniscono contro le moto. “Rovinano i sentieri”: sta scritto sui giornali locali in prima pagina (ad esempio sull’Eco di Bergamo, che promuove anche sondaggi. Cliccate qui per leggere e votare). “È solo il pensiero di alcuni sedicenti ambientalisti che, come al solito, fanno di tutta l’erba un fascio” dice Nicolò Codognola, redattore di Motociclismo e presidente della Scuderia Norelli, sezione del Motoclub Bergamo che organizza la manifestazione.
 

NON TUTTI GLI ENDURISTI SONO DEI VANDALI
I divieti vanno osservati, siamo d’accordo. Il rispetto per gli altri e per l’ambiente, anche sulle strade a fondo naturale dove è consentito il passaggio delle moto, deve essere al primo posto” prosegue Nicolò. “Non capisco però gli attacchi che riceviamo come Motoclub organizzatore. Una manifestazione come la Valli Bergamasche Revival impiega per mesi decine di volontari: l’organizzazione è tutt’altro che semplice. Verifiche idro-geologiche, naturalistiche, richieste di permessi, logistica… Siamo vincolati a rigidi passaggi burocratici cui ci atteniamo alla lettera e l’evento è autorizzato dagli enti preposti alla tutela del territorio, come il Parco delle Orobie e la Comunità Montana”.


NOI RIMETTIAMO TUTTO A POSTO. ALTRI NO
Ma non è tutto. I volontari della Scuderia Norelli, oltre ad allestire il percorso (che si snoda per circa 30 km in alta Valle Brembana, con partenza e prove speciali a Foppolo), si industriano per ripristinare sentieri e mulattiere, nei giorni e nelle settimane seguenti. “È per noi un obbligo, soprattutto morale, rimettere tutto a posto dopo il nostro passaggio e lasciare le amate montagne così come le abbiamo trovate”. Non tutti però la pensano così… “Infatti. Per colpa di pochi vandali che rovinano i sentieri scorrazzando impunemente, tutta la categoria viene ostracizzata. I motociclisti che, come noi, vogliono fruirne in maniera legale ed educata, sono i primi ad essere danneggiati. Infatti è intenzione del Motoclub aprire un dialogo con le istituzioni e le altre associazioni – sportive e ambientaliste – per trovare una soluzione che faccia contenti tutti”.
 

IL DIVIETO È CONTROPRODUCENTE
L’ideale sarebbe individuare dei percorsi, magari anche dei periodi dell’anno, dedicati solo alle moto. Oppure potremmo inventarci un… pass del buon endurista, rilasciato solo agli iscritti al motoclub, così da rendere riconoscibili gli eventuali trasgressori. Si può pensare anche a collaborazioni tra associazioni per il mantenimento rurale delle nostre montagne. Le proposte sono molte: si tratta solo di discuterne”. Quest’anno la Valli Bergamasche Revival ha effettuato una “svolta verde”. È stato firmato un accordo con Lifegate per la creazione ed il mantenimento di una porzione di foresta in crescita che compensi le emissioni di CO2 delle moto partecipanti. Inoltre, per la prima volta, l’apripista sarà una moto elettrica: la KTM Freeride E. “L’abbiamo fortemente voluta - dice Codognola - perché siamo convinti che questo sarà il futuro della nostra disciplina, che dovrà ridurre sempre di più il proprio impatto sull’ambiente”.
 

LA “VALLI” FA BENE AL TERRITORIO
Il percorso si snoda su alcuni punti “storici“ nella zona di Foppolo: qui si è corsa la Sei Giorni del 1986. Da parte delle comunità e delle amministrazioni locali c’è stato il massimo appoggio. “Per noi è una grande soddisfazione – dichiara Codognola - e per loro un’opportunità di aprire le porte a nuovi turisti. La Valli Bergamasche Revival avrà luogo il 16 settembre, in un periodo in cui il turismo langue: l’evento è una boccata d’ossigeno anche per albergatori e operatori turistici. E, in un periodo di crisi, è certamente buona cosa”.

  

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