Pericolo volante, gli smartphone alla guida
Pericolo volante, gli smartphone alla guida
La lettera di questa settimana fa riferimento a uno studio dell’Istituto belga per la sicurezza stradale (IBSR) secondo il quale il 3,2% degli automobilisti parla al cellulare o, peggio, messaggia. Allo studio è subito seguita una campagna pubblicitaria per dissuadere dall’uso dei “device” elettronici al volante (un video è in fondo all’articolo, ma cliccando qui trovate tutti i filmati della serie “Go For Zero”, e ci sono anche il sito e la pagina Facebook). Da noi, l’Asaps, Associazione amici e sostenitori della polizia stradale, ritiene che l’uso degli smartphone alla guida sia almeno quadruplo rispetto ai belgi… Un commento da parte nostra è quasi superfluo, dato che comportamenti del genere non possono che essere condannati, anche quando vengono tenuti da utenti delle due ruote (e in questo senso avere il cambio automatico aiuta…). Ma ci interessa sapere cosa ne pensate: dite la vostra commentando l’articolo.
Parlare e messaggiare al volante: a latina è normale
Caro direttore, premettendo che ormai siete l'unica rivista del settore che acquisto, volevo commentare l'articolo apparso sul numero di ottobre circa la campagna contro gli sms e il telefono che stanno effettuando in Belgio. Sarò sintetico: nella provincia in cui risiedo, Latina, e in particolare nella città in cui abito, Formia, io utente del mezzo a due ruote per 365 giorni l'anno ne vedo di tutte i colori. Compreso chi chatta tranquillamente sui social network, incurante del danno che potrebbe procurare a un pedone, motociclista o a chiunque sia più indifeso di una scatola con quattro ruote. Polizia, Carabinieri, Finanza, Polizia provinciale, Vigili urbani... Osservano e proseguono. Non sanzionano, essendo loro stessi in primis a utilizzare il dispositivo incriminato: visti con i miei occhi e non una sola volta. Chiedo, si fanno campagne pubblicitarie per tutto in Italia, possibile che non la si faccia contro questo uso indiscriminato e senza controllo dei cellulari? Magari con immagini eloquenti (come alcuni video italiani e stranieri che abbiamo raccolto in questo articolo del 2013, ndr), che sono quelle che colpiscono maggiormente, senza censure, crude, dirette. Certamente non si risolverebbe il problema, ma almeno chi ha un minimo di neuroni in più sicuramente ci penserebbe maggiormente.
Giuseppe Gualtieri - Formia (LT)
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