Sicurezza o più pericolo?
Sicurezza o più pericolo?
Questa settimana abbiamo scelto l’ennesima lettera in tema autovelox. Chi ci scrive dalla Brianza fa notare come un rilevatore (che poi è un VeloOK) vicinissimo a un passaggio pedonale sia in realtà un pericolo per che attraversa. Poi si parla tanto di sicurezza, ma proprio vicino alle strisce c’è un bel, grande, cartellone pubblicitario. Vabbè, non siamo soli a essere vessati dai “radar”, anche i nostri cugini francesi devono stare superattenti (anche perché da loro non sono presegnalati), ma almeno sanno riderci sopra… (cliccate qui per le foto della... goliardata di Rèmi Gaillard). Dite la vostra commentando l’articolo nello spazio in fondo alla pagina.
Quando i velox sono pericolosi!
Caro direttore, sono motociclista da ormai 40 anni e non sono solito scrivere a giornali e riviste, ma questa volta mi trovate completamente d’accordo con l’editoriale del numero di marzo sugli autovelox. In tutti questi anni ho visto fiorire controlli di velocità qua e là, sempre più numerosi e in posizioni senza senso che niente hanno a che vedere con la sicurezza nostra e altrui. Nel mio paese, Villasanta (MB), per esempio, uno di essi è stato messo a pochissimi metri da un passaggio pedonale per cui, chi sopraggiunge, abbassa lo sguardo sul proprio tachimetro senza più prestare attenzione a chi potrebbe attraversare la strada in quel punto. Non sono completamente contrario a questi controlli ma chiedo un po’ più di buon senso nella loro “semina” su strade. Se poi lo vediamo come un interessamento alla nostra e altrui sicurezza stradale, allora affrontiamo il problema in modo completo: cartelloni pubblicitari di pannolini, dentrifici o altro a lato carreggiata distolgono l’attenzione dalla guida. Eliminiamoli! Lo so che si tratta di una provocazione ma se il vero target è aumentare la sicurezza…
Pierangelo Magni - Villasanta (MB)
IL COMMENTO DI MOTOCICLISMO
Quello di Villasanta è solo uno dei tanti, troppi, esempi di come le amministrazioni comunali recuperano “soldi facili”. Tutto questo in spregio alla vera sicurezza. Tra l’altro, quello nella foto è un VeloOK, un vuoto scatolone di plastica con scopo dissuasivo, che può essere equipaggiato con un apparato di rilevamento solo in presenza di un agente, per cui un ulteriore rischio è dato dalle differenze di comportamento: i “locali” che sanno che senza agente è inoffensivo, e i forestieri che come lo vedono, nel dubbio, frenano.
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