Ciao, Dario...
Nato a Livorno, "adottato" in Irlanda
Le parole del fratello e degli organizzatori della Tandragee 100
A testimonianza di quanto Cecconi fosse ben voluto, basta leggere cosa ha scritto l’organizzatore dell’evento (la North Armagh Motorcycle & Car Club - Tarmac Section – Ltd) nell’ultimo comunicato ufficiale, che riporta la scomparsa del pilota livornese: “Dario era molto amato, considerava la Tandragee una seconda casa e si è impegnato molto per promuoverla in tutta Europa, tanto da mostrare un tatuaggio del circuito sul braccio. Ci mancherà moltissimo, era un pilota esperto che aveva corso in diverse gare stradali irlandesi, e quest'anno sarebbe stato il suo sesto alla Tandragee. Tutto il club manda le condoglianze alla famiglia e alla compagna di Dario in questo momento di grande dolore”.
Nelle ultime ore il fratello Luca ha comunicato su Facebook quanto segue: “Per coloro che mi hanno chiesto dei funerali di Dario. Tutta la famiglia ha deciso che Dario avrebbe aiutato qualcuno in difficoltà, non vi sto a dire come… immaginate. E che dopo lo faremo cremare anche per lasciare una piccola parte di lui qui con i suoi amici. È per questo motivo che non ci sarà nessun funerale, ma organizzeremo sicuramente qualcosa al nostro rientro e non mancherò di avvertire chi volesse prenderne parte. Nello stesso tempo gli amici irlandesi hanno organizzato un giro del circuito con i piloti che omaggeranno il loro amico centauro….Questa è la nostra decisione e spero che sia condivisa da tutti”.
Le corse su strada sono una nicchia delle gare di motociclismo, ma amatissime dagli appassionati più puri e dai piloti, che le temono ma ne avvertono il richiamo. Dario Cecconi era uno dei “silenziosi” protagonisti, forsemeno conosciuto di altri, ma sicuramente amato e ammirato da chi segue da sempre quello sport.
Fa' un buon viaggio, Dario...