“Benelli è tornata grande, il Leoncino lo dimostra”
Il Leoncino torna a ruggire
Motociclismo di settembre è pieno di articoli interessanti, ma uno svetta su tutti: il test della Benelli Leoncino in anteprima esclusiva Mondiale! Vi diciamo com’è fatta e come va la moto che, con la molto ben venduta crossover TRK 502 , costituisce l’asse portante del rilancio della casa di Pesaro.
Oltre alle impressioni di guida, approfondiamo la Leoncino con chi l’ha disegnata, chi ha progettato il motore e chi dirige tutte le operazioni a Pesaro, Yan Haimei. Partendo dalla Leoncino, alla general manager di Benelli Italia abbiamo chiesto di raccontarci cosa riserva agli appassionati il futuro della Casa marchigiana. E il futuro sarà ricco di grandi novità.
“Siamo tornati grandi”
“Prezzo entro i 6.000 euro, con un alto livello di qualità”
Qual è il target della Leoncino?
Il range della possibile clientela è molto ampio: la moto può piacere al ventenne neopatentato come al nostalgico sessantenne. Direi però che il nostro target principale si piazza a metà, tra i 35 e i 45 anni: il motociclista maturo alla ricerca di un mezzo facile ed evocativo.
Quali sono i competitor?
Non ne vedo di diretti. Quella che più si avvicina, come stile, prestazioni e storia, è la Ducati con la Scrambler. Ma il loro è un prodotto che si piazza nella fascia premium, il Leoncino sarà più facilmente approcciabile.
Quanto è importante il prezzo?
È molto importante. Riuscire a stare entro i 6.000 euro con un alto livello di qualità ci permette di ampliare la base della nostra clientela.
“Leoncino diventerà un brand, declinato in vari modelli”
Dove è costruita la Leoncino?
La costruzione di questo modello avviene interamente in Cina e questo ci consente di contenere il costo finale. Ma progettazione e sviluppo sono eseguiti in Italia: è qui che nasce la Leoncino.
Qual è il vostro mercato di riferimento?
La Benelli opera a livello planetario: Europa e Americhe hanno un peso importante, così come l’Asia. Il nostro mercato non è solo Cina.
Che risultati di vendita vi aspettate da questo modello?
Non possiamo ancora parlare di numeri, anche se ci sono già tante richieste. L’aspettativa comunque è alta. E la Leoncino diventerà presto una famiglia con una gamma articolata: un brand all’interno di Benelli.
“Torneremo alle tre cilindri e agli scooter (anche elettrici)”
Avete definitivamente abbandonato le grosse cilindrate?
Per adesso ci concentriamo su piccole e medie cubature, ma le grosse tre cilindri sono in continuo sviluppo: è un segmento molto importante nel quale torneremo presto.
E gli scooter? Magari elettrici…
Torneremo anche a fare scooter: il mercato li richiede e non saremo assenti. Quanto alla mobilità elettrica: è il futuro. Tutte le grandi Case dovrebbero essere presenti in questo settore e noi non ci tiriamo indietro.
Anche il mondo delle 125 è in fermento.
Le ottavo di litro rientrano nel nostro piano di sviluppo aziendale. Riceviamo feedback positivi dalle mini TnT (245 gli esemplari venduti da gennaio ad agosto 2017, ndr) e torneremo presto anche in Italia con 125 accattivanti.
Dopo gli alti e bassi del recente passato, come sta oggi l’azienda Benelli?
È in buona salute. Stiamo percorrendo la corretta via per la destinazione prefissata, ovvero consolidare la nostra presenza nel mercato con nuovi modelli.