04 September 2009

BMW Motorrad racconta 80 anni della sua storia

Ottanta anni di moto e di successi: è quello che racconta BMW Motorrad, mostrando le motociclette più famose della storia della sua produzione. Nata come industria di motori aeronautici, nel Dopoguerra dovette convertire la produzione. Nacque così nel 1923 il primo colpo grosso della produzione bavarese: la R32. Dai primordi sino ad oggi, ecco l’evoluzione della Casa di Monaco spiegata con tesi e un video.

DAGLI AEREI ALLE MOTO

R 32: prima con motore boxer e cardano

Il telaio in lamiera stampata

1934: nasce la forcella telescopica

R5 - Produzione innovativa

R 51/3: NUOVI BOXER

R 80 G/S con monobraccio oscillante

K 100: LA PRIMA QUATTRO CILINDRI

SUCCESSI SPORTIVI


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SUCCESSI SPORTIVI Per una nuova motocicletta, e soprattutto per una nuova marca, la pubblicità migliore erano i successi in campo sportivo. Detto, fatto. Il giovane ingegnere Rudolf Schleicher si presentò alla partenza della corsa montana del Mittenwalder Steig ottenendo il 2 febbraio 1924 il miglior tempo della giornata con la sua BMW. Grazie a questo successo, egli diventò il primo vincitore nella storia motosportiva della Bayerischen Motoren Werke. Schleicher, però, non sapeva solo essere veloce, ma anche progettare e costruire; il 18 maggio 1924, tre piloti della BMW presero il via alla Stuttgarter Solitude con una testata costruita da Schleicher, la prima nel mondo delle due ruote in fusione di lega leggera, caratterizzata da valvole sospese (ohv) e incapsulate sotto un coperchio; essi furono premiati con la vittoria in tre classi. Questa nuova costruzione venne adottata anche nel 1924 nel nuovo modello sportivo R 37, che con la sua potenza di 16 CV offriva quasi il doppio della R 32.

FORNITURE ALL’ESERCITO


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FORNITURE ALL’ESERCITO Quando all’inizio degli anni ‘40 le Forze Armate richiesero un veicolo fuoristrada con trasmissione anche sulla ruota del sidecar, marce ridotte e marcia indietro, la BMW rispose con la R 75. Questa costruzione, completamente nuova, disponeva di un motore ohv da 750 cm³, telaio misto con profilato centrale e tubi di collegamento avvitati, forcella telescopica con ammortizzatore idraulico a doppia azione e il gruppo di trasmissione richiesto. All’albero di trasmissione trasversale del sidecar venne aggiunto anche un differenziale bloccante. Questo mezzo, del peso di 420 kg, era in grado di movimentare un carico di oltre 400 kg. Per quanto riguarda l’idoneità all’uso fuoristrada, questi veicoli con trasmissione sulla ruota del sidecar erano di gran lunga superiori ad un’automobile con trazione integrale. Fra il 1941 ed il 1944, la BMW costruì oltre 18.000 esemplari di R 75, conosciuta con il nome di “Wehrmachtgespann”, cioè “Sidecar della Wehrmacht”.

SOSPENSIONI A BRACCI OSCILLANTI


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SOSPENSIONI A BRACCI OSCILLANTI Nel 1955 l’attenzione venne attirata da sospensioni completamente nuove. La cosiddetta “Vollschwingen” BMW, grazie alla stabilità direzionale e alla comodità delle sue sospensioni a bracci oscillanti sia sulla ruota anteriore che sulla ruota posteriore, divenne immediatamente il nuovo punto di riferimento tecnico per l’industria motociclistica.
L’intera gamma di modelli, dalla monocilindrica R 26 alle Boxer-Tourer R 50 ed R 60 per non dimenticare la potente Sport-Tourer R 69, potevano essere scelte con questa innovazione. Grazie a questa soluzione, le motociclette BMW divennero ancora una volta sinonimo di massima raffinatezza tecnica in fatto di qualità e di caratteristiche su strada. Mentre in Europa la motocicletta diventava sempre meno un semplice “mezzo di circolazione”, nella metà degli anni 60, negli Stati Uniti, essa iniziò la propria carriera come veicolo per il tempo libero e come mezzo sportivo.

SERIE BARRA 5: 500, 600 E 750


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SERIE BARRA 5: 500, 600 E 750 Nel 1969, la BMW presentò una gamma di motociclette di nuovissima concezione, il cui sviluppo iniziò già a partire dal punto più basso della moto. Il motore rimase un boxer bicilindrico, ma di progettazione completamente nuova. Alle versioni da 500 e da 600 cc si unì il modello di punta R 75/5, destinato a coprire il segmento delle 750 che era allora al centro di particolare attenzione. Di nuovo non c’erano solo i motori, equipaggiati per la prima volta sulla R 75/5 con carburatori a pressione costante e motorino di avviamento elettrico – ma anche i moderni telai, che permettevano una particolare maneggevolezza.

R 90 S: LA CARENATA


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R 90 S: LA CARENATA Nel 1973 si festeggiò il 50° compleanno delle motociclette BMW con la produzione dell’esemplare n° 500.000. La R 90 S si presentò nello stesso anno con una cilindrata ancor maggiore e con un notevole aumento di potenza. La sua presentazione influì sull’intero sviluppo del mercato delle motociclette: il suo carattere sportivo venne sottolineato dalla prima carenatura montata su di una motocicletta di serie.
Tre anni più tardi, nel 1976, la BMW si portò ulteriormente in avanti. Con una maggiore cilindrata e con una carenatura integrale, la Sport-Tourer R 100 RS impreziosì nel 1976 le vetrine dei rivenditori.

ABS E CATALIZZATORE A TRE VIE


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ABS E CATALIZZATORE A TRE VIE BMW fu l’unica Casa motociclistica che pensò a sviluppare già negli Anni Settanta un completo equipaggiamento per il motociclista, a partire dai caschi con mentoniera ribaltabile. Ma il vero elemento innovativo fu presentato nel 1988 con l’introduzione del sistema ABS per motociclette. Dopo una lunga fase di sperimentazione fu possibile, per la prima volta, evitare il bloccaggio delle ruote e prevenire dunque la conseguente caduta del motociclista. Questo decisivo aspetto di sicurezza ebbe grande risonanza presso la clientela. Dal 1991 BMW si è occupata della riduzione dell’emissione di gas di scarico delle motociclette. A partire da quell’anno, tecnologie antinquinamento furono introdotte sull’intera gamma di modelli: nei motori Boxer era disponibile il sistema di postcombustione dei gas di scarico SLS (sistema ad aria secondaria), mentre la K 75 e la K 100 erano già dotate di catalizzatori non regolati. La K 1, come modello di punta dotato di carrozzeria aerodinamica estesa alla ruota anteriore e al codino, fu la prima motocicletta ad essere equipaggiata con un catalizzatore a tre vie regolato. Il suo motore quattrocilindri quattrovalvole aveva il sistema di gestione digitale.

C1: TRA AUTO E SCOOTER


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C1: TRA AUTO E SCOOTER Per unire la praticità di uno scooter alla sicurezza offerta da un’automobile, BMW realizzò nel 2000 il C1, uno scooter con sedile avvolgente, cintura di sicurezza e tettuccio rigido, fra codino e parabrezza, dotato, peraltro, di tergicristallo. Era equipaggiato con un propulsore di 125 cc, quattro tempi, quattro valvole, dotato di iniezione elettronica e catalizzatore. La forcella era Telelever. Per offrire un maggior livello di sicurezza, il C1 era dotato di ABS. Per quanto si trattasse di un progetto innovativo, le vendite non decollarono.

2004: IL MARCHIO SI RINNOVA


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2004: IL MARCHIO SI RINNOVA  Nel 2004 BMW Motorrad intensifica gli sforzi per rinnovare la gamma: nei successivi tre anni i modelli sono completamente cambiati, con circa 5 o 6 moto presentate ogni anno. I modelli sono riedizioni di moto BMW già in commercio o motociclette completamente nuove: da nove veicoli a due ruote del 2004, la Casa di Monaco cresce a ventuno prodotti della Divisione Motorrad nel 2007. Alla tradizionale produzione di moto di alta gamma per il turismo e l’enduro sono affiancati modelli di segmenti che, sino a quel momento, BMW non aveva mai esplorato. Nascono così l’R 1200 GS nel 2004, la K 1200 S e l’HP2 nel 2005, la F 800 nel 2006 e le nuove monocilindriche della serie G 650 X, prodotte negli stabilimenti Aprilia grazie ad un accordo rinnovato nel 2007.

FEBBRAIO 2004 R 1200 GS


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FEBBRAIO 2004 R 1200 GS Nel febbraio 2004 BMW presenta la riedizione della maxienduro R 1200 GS, completamente rinnovata: 30 kg meno della precedente versione e motore Boxer 1200cc rivisto, accoppiato ad un sistema di trasmissione Paralever EVO oltre. Nell’arco dei successivi tre anni, solo in Italia, ne sono state immatricolate circa 25.000, facendo guadagnare alla GS il titolo di best seller. Nel segmento delle Maxi (oltre 750 cc) è da qualche anno la moto più venduta.

2004: K 1200 S


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2004: K 1200 S Nel maggio del 2004, la BMW Motorrad lancia una sport tourer del tutto nuova, la K 1200 S, equipaggiata con un motore quattro cilindri in linea trasversale, dotato di un innovativo sistema di comando valvole e molto inclinato in avanti, per abbassare il baricentro. Le sospensioni sono a regolazione elettronica (ESA) e l’anteriore monta la nuova forcella “Duolever”. ESA, acronimo di Electronic Suspension Adjustment, è stato creato per la regolazione elettronica automatica delle sospensioni (anteriori e posteriori) in funzione del carico e del tipo di guida. Le modifiche avvengono premendo un pulsante al manubrio e sono controllate da una centralina elettronica.

SETTEMBRE 2005: HP2


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SETTEMBRE 2005: HP2 BMW presenta una enduro sportiva: la HP2. Tecnicamente, la BMW HP2 si basa sulla R 1200 GS. Ma la HP2 è una motocicletta tutta nuova. La diversa ciclistica, più leggera, è stata concepita sulla base delle esperienze raccolte nei rally-marathon, per un utilizzo più specialistico della motocicletta. Per la prima volta su una moto BMW non sono previste borse laterali e non è possibile avere l’ABS, non adatto all’utilizzo estremo su fondi a scarsa aderenza.

MAGGIO 2006: F 800 S E ST


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MAGGIO 2006: F 800 S E ST Nel primo semestre del 2006, nasce la BMW F 800 S, con un bicilindrico di 800 cc. BMW Motorrad entra nell’importante segmento delle medie cilindrate. Il primo bicilindrico in linea nella storia BMW è concepito con distribuzione a quattro valvole, un alto rapporto di compressione di 12:1, una speciale camera di combustione che consente di ottenere consumi ridotti e il controllo delle emissioni di CO2.

2007: LA FAMIGLIA G


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2007: LA FAMIGLIA G Nel 2007, BMW realizza i modelli monocilindrici, tre motociclette completamente diverse tra loro: la G 650 Xchallenge Hard Enduro, la G 650 Xmoto Street Moto e la G 650 Xcountry Scrambler. Tutte e tre sono equipaggiate con una versione rivista del motore monocilindrico già montato sui modelli F 650, che ora sviluppa una potenza massima dichiarata di 53 CV a 7.000 giri e una coppia di 6,1 kgm a 5.250 giri.

2008: F 800 GS, HP2 SPORT, G 450 X


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2008: F 800 GS, HP2 SPORT, G 450 X Nel 2008 BMW affianca alla boxer 1200 GS, la sorella minore con motore bicilindrico parallelo di 80 cc F 800 GS e la relativa versione depotenziata F 650 GS.

Sempre nel 2008, la Casa di Monaco presenta la HP2 Sport, che ha rappresentato la nascita della moto supersportiva di serie con motore Boxer. E’ il terzo modello della serie HP e vanta molti dettagli esclusivi: la carenatura autoportante, costruita completamente in Carbonio CFK e ottimizzata aerodinamicamente, la servoassistenza per il cambio,  il cruscotto come quello visto nel Moto-GP, le ruote forgiate in alluminio e l’impianto frenante dotato all’avantreno di due pinze ad attacco radiale. Il propulsore eroga una potenza massima dichiarata di oltre 130 CV a 8.750 giri. La coppia massima è di 11,7 kgm a 6.000 giri ed il boxer raggiunge un numero massimo di 9.500 giri.

Nel 2008 è arriva anche la prima enduro sportiva BMW: la G 450 X, che corre nel Mondiale Enduro.

2009: LE K 1300 E LA F 800 R


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2009: LE K 1300 E LA F 800 R Il 2009 si è aperto all’insegna della nuova famiglia della serie K 1300, la S, la R e la GT La K 1300 S è la più potente delle BMW. Il nuovo propulsore, che ha sostituito il precedente K 1200, eroga 175 CV dichiarati con una coppia di 14,3 kgm a 8.500 giri, mentre il peso a secco è 228 kg. La nuova K 1300 R è una naked con 173 CV e un peso di 243 kg in ordine di marcia. La K 1300 GT unisce le prestazioni al comfort in viaggio, con 160 CV dichiarati e una coppia di 13,8 kgm.
La F 800 R è una naked equipaggiata con un bicilindrico parallelo di 800 cc, con testata a quattro valvole e cinematismo delle farfalle rivisto, per ottimizzare la rapidità di risposta e l’accelerazione.

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