Kawasaki Z H2, ecco la naked sovralimentata!
La Casa di Akashi ha tolto i veli alla Z H2 2020, una nuda spinta dal propulsore quattro cilindri in linea di 998 cc, sovralimentato tramite un compressore di tipo centrifugo. Ecco i dettagli e le foto della nuova hyper naked di Kawasaki
Quattro cilindri in linea sovralimentato
Al Salone di Tokyo, Kawasaki toglie i veli alla nuova Z H2 2020, la “sorella “più stradale” delle Ninja H2, H2R e H2 SX, nonché l’unica naked attualmente sul mercato con motore sovralimentato.
Il propulsore è il 4 cilindri in linea di 998 cc, sovralimentato tramite un compressore di tipo centrifugo (in alluminio, diametro 69 mm, con 12 palette). Il motore ha distribuzione a doppio albero a camme in testa, 4 valvole per cilindro, lubrificazione a carter umido e raffreddamento a liquido. I dati di potenza e coppia parlano di 200 CV a 11.000 giri/min e 137 Nm a 8.500 giri/min. Il controllo delle valvole a farfalla, ovvero dell’alimentazione del motore, è di tipo ride-by-wire, cioè senza collegamento diretto tra la manopola del gas e le valvole. Questo permette al cervello della moto (la ECU) di gestire nel miglior modo possibile apertura delle valvole e volume dell’iniezione, con significativi miglioramenti nell’erogazione della potenza ai bassi-medi regimi. La camera di aspirazione è realizzata in alluminio ed è studiata per ridurre al minimo la turbolenza dell'aria in ingresso e migliorare l'efficienza di sovralimentazione. Come sulle sorelle H2 il circuito di lubrificazione (il lubrificante ha anche funzione di raffreddare alcuni organi meccanici) è unico per motore, trasmissione e compressore. Inoltre, ogni parte del motore è stata completamente ridotta in termini di peso e dimensioni. Per il cambio è stata scelta una soluzione “dog-ring”, utilizzata sia in MotoGP sia Formula 1. In questo tipo di trasmissione gli ingranaggi delle marce non si spostano; le forchette muovono solo i “dog-ring” (anelli con denti sagomati) che rendono solidali gli ingranaggi della marcia selezionata. Il guadagno è in termini di velocità di cambiata e dolcezza degli innesti, ma anche di compattezza longitudinale del motore La frizione è di tipo assistita con antisaltellamento.
In vista dell’entrata in vigore delle norme antinquinamento Euro 5 (la Z H2 è “Euro 5 ready”, ma omologata Euro 4) l’impianto di scarico è stato rivisto rispetto a quello della H2, con l’installazione di un nuovo catalizzatore e di un terminale più voluminoso. Nonostante ciò, cala il peso complessivo dell’impianto di scarico.
Telaio e ciclistica
Il telaio è a traliccio, in tubi di acciaio di diverse misure. Il forcellone, lo stesso della supersportiva ZX-10RR, è collegato al motore tramite una staffa di supporto imbullonata alla parte posteriore del quattro-in-linea. Per quanto riguarda le sospensioni troviamo un’unità Showa sia all’anteriore che al posteriore, la forcella è una SFF-BP (Separate Function Front Fork – Big Piston) completamente regolabile.
A frenare la moto ci pensano due dischi anteriori di 290 mm di diametro, morsi da pinze Brembo monoblocco M4.32, e un disco posteriore da 226 mm, con pinza Nissin a pistoncino singolo.
La sella si trova a 839 mm dal suolo, il serbatoio ha una capienza di 19 litri e il peso della moto è di 239 kg (in ordine di marcia).
Elettronica evoluta
La Z H2 è controllata da un’elettronica avanzata, che sfrutta una piattaforma inerziale a sei assi Bosch. Tra i vari dispositivi di assistenza elettronica troviamo:
- KTRC - Kawasaki Traction Control, settabile su tre livelli
- KCMF - Kawasaki Cornering Management Function
- KIBS - Kawasaki Intelligent anti-lock Brake System, ABS di tipo cornering
- KCLM - Kawasaki Launch Control Mode
- Cruise control
- KQS - Kawasaki Quick Shifter, di tipo up & down, entra in funzione solo sopra i 2.500 giri/min
Quattro le mappe motore a disposizione del pilota che agiscono su tutti i dispositivi elettronici della moto: tre preimpostate (Sport, Road, Rain) oltre alla “Rider”, completamente personalizzabile. Oltre a ciò, il pilota ha la possibilità di scegliere la potenza del motore:
- Full: 200 CV
- Middle: 150 CV
- Low: 100 CV
Linee asimmetriche
Esteticamente la Z H2 riprende il Sugomi Stile delle sorelle della gamma naked Z. La vista frontale della moto è di tipo asimmetrico, con la presa d’aria posta sul lato sinistro. L’impianto di illuminazione è di tipo full LED e la strumentazione è composta da un pannello TFT LCD a colori, che riporta sotto agli occhi del pilota tutte le informazioni riguardo al viaggio, oltre a quelle dei vari settaggi elettronici.
La strumentazione è in grado di connettersi allo smartphone del pilota via Bluetooth e installando l’app dedicata (Rideology the app) è possibile ricevere sul telefono informazioni riguardanti lo stato della moto e il percorso effettuato e sul display della moto visualizzare le chiamate o le notifiche del cellulare. Da mobile è poi possibile regolare la strumentazione della moto e i vari riding mode (solo a moto spenta).
Il video di presentazione
Scheda tecnica
Motore Quattro cilindri in linea raffreddato a liquido, 4 tempi con sovralimentazione Cilindrata 998 cc Potenza massima 200 CV a 10.000 giri/min. Coppia massima 137 Nm a 8,500 giri/min Distribuzione DOHC, 16 valvole Sistema di alimentazione Iniezione elettronica (ø40 x 4) Telaio Traliccio in acciaio Sospensione anteriore Forcella telescopica Showa SFF-BP Sospensione posteriore Monoammortizzatore Showa Freno anteriore Doppio disco da 290 mm Freno posteriore Disco singolo da 226 mm Lunghezza x Larghezza x Altezza 2.085 x 810 x 1.130 mm Interasse 1.445 mm Altezza sella 830 mm Peso in o.d.m. 239 kg Capacità serbatoio 19 litri