La nuova Harley-Davidson Nightster 2022
Torna in listino la Sporster e lo fa sfoderando un nome storico: Nightster. La base tecnica è quella della Sportster S, ma il motore è il nuovo bicilindrico a V di 60° di 975 cc. Scopriamo le caratteristiche tecniche della nuova Harley-Davidson
Il ritorno della Sportster
Un anno. Tanto è durata la pausa dai listini Harley-Davidson della Sportster. Un anno sabbatico in cui la entry level della Casa americana si è rinnovata nel look, nella tecnica e nella meccanica. Un ritorno al futuro che va a dare risposta al senso di vuoto sofferto da tutti gli appassionati del genere, che sono rimasti orfani di una moto facile, semplice, immediata e accattivante come è sempre stata la Sportster.
La powercruiser Sportster S, quella spinta dal twin a V di 60° da 120 CV, non è riuscita a colmare questa lacuna: troppo potente, troppo imponente, troppo costosa. Insomma, troppa per quelle che sono le vere necessità dello sportsterista vero. Fino ad ora: Harley-Davidson riporta in gamma una “vera” Sportster e per farlo utilizza un nome storico, Nightster.
Certo, con la vecchia Nightster non ha nulla in comune, ma a unire le due generazioni c’è la stessa filosofia di base che ha reso la Sportster un vero mito. Quindi, ben venga modernità e tecnologia anche in un segmento dove l’essenzialità la fa ancora da padrona.
Le forme e lo stile, infatti, hanno sì quel sapore di odierno ma allo stesso tempo si rifanno senza se e senza ma a quelle del passato, con i parafanghi corti, i pneumatici stretti (19” e 16”), la sella monoposto (ma si può richiedere quella per il passeggero), le pedane in posizione centrale (tra gli optional ci sono quelle avanzate), la forcella tradizionale, la coppia di ammortizzatori al posteriore, il cupolino compatto sul faro tondo (a LED, come tutta la fanaleria), il nero che la fa da padrone, la cover del filtro dell’aria tonda posta tra i due cilindri e l’immancabile serbatoio a “nocciolina” appoggiato sui tubi del telaio. Per tenere basso il baricentro, fare spazio all’airbox e migliorare la distribuzione dei pesi, il vero serbatoio del carburante è posto sotto la sella del pilota.
Il motore: Revolution Max 975T
L'ossatura è composta dallo stesso “due pezzi” in tubi di acciaio (con il traliccio per la parte anteriore) della “sorellona” Sportster S, dalla quale eredita anche il motore, o meglio una versione ridotta. Il bicilindrico a V di 60° raffreddato a liquido, con due corpi farfallati da 50 mm e quattro valvole per cilindro (ma una sola candela per l’avviamento), infatti, si chiama Revolution Max 975T, dove 975 sta a indicare la cilindrata e la T sta per Torque, in italiano coppia motrice: in soldoni, muscoli ai bassi e medi regimi. A questo proposito, Harley-Davidson per la nuova Nightster dichiara una potenza massima di 90 CV a 7.500 giri/min e 95 Nm di coppia a 5.000 giri/min.
Le scelte costruttive sono le stesse utilizzate per il twin da 1250 utilizzato sulla Sportster S: i cilindri sono ricavati da un monoblocco in alluminio, i pistoni sono in alluminio forgiato, i coperchi in magnesio (tutte soluzioni che tengono basso il peso) e non mancano i due contralberi di equilibratura per ridurre le vibrazioni né la fasatura variabile della distribuzione (VVT solo sull’aspirazione). Il cambio a sei rapporti è affiancato da una frizione multidisco in bagno d’olio con comando meccanico e sistema di antisaltellamento.
Estetica ed ergonomia
Al di là dell’aspetto tecnico, anche sulla nuova Nightster il twin assume un valore estetico importante, ancor di più che sulla Sporster S per via dei collettori di scarico che qui corrono sotto il motore lasciandolo tutto in bella vista, con un layout pulito quanto una giapponese. Il nuovo corso intrapreso da Harley-Davidson, piace.
Sempre a proposito di estetica, il forcellone ha le forme “di una volta”, con i bracci rettangolari ma che non sanno di “vecchio”, anzi, se ne apprezza lo stile duro e puro, così come la presenza dei due ammortizzatori regolabili nel precarico della molla (sotto la sella si trova la chiave dedicata) e della forcella a steli tradizionali Showa non regolabile.
Per quanto riguarda l’ergonomia di seduta, le pedane sono centrate, le leve al manubrio sono entrambe regolabili nella distanza, mentre la sella è alta da terra poco meno di 70 cm: per la precisione 69,85 cm, davvero a portata di tutti, visti anche i profili stretti del serbatoio e del motore.
Per quanto riguarda il peso, invece, la Nightster ferma la lancetta della bilancia su 218 kg in ordine di marcia.
Elettronica
Sulla Nightster non mancano i dispositivi d’aiuto alla guida, che vanno dall’ABS al controllo di trazione (disattivabile), più il sistema di controllo della coppia motrice quando si rilascia il gas su fondi viscidi (DSCS). Per quanto riguarda invece l’impianto frenante, all’anteriore c’è un disco da 320 mm con pinza assiale a quattro pistoncini, mentre al posteriore spunta un disco da 260 mm con pinza a singolo pistoncino.
Ci sono poi tre riding mode, ognuno con una propria combinazione di potenza erogata, freno motore e intervento dei dispositivi ABS e controllo di trazione TCS: Road con risposta all'acceleratore meno aggressiva e meno potenza ai regimi medi rispetto alla modalità Sport (ABS e TCS su valori alti); Sport con tutti i valori prestazionali al massimo e ABS e TCS al minimo; Pioggia, con i sistemi di sicurezza al massimo, insieme al freno motore portato al minimo per evitare bloccaggi indesiderati.
Gli impianti di illuminazione e gli indicatori di direzione e stop sono tutti a LED. La strumentazione, invece, vede un singolo elemento tondo con un display LCD (dove trovano posto l’indicatore della marcia, della modalità di guida, il contachilometri, il livello della benzina, l’orologio, i km percorsi, l’autonomia residua e il contagiri) e una lancetta analogica ad indicare la velocità.
Tanti gli accessori previsti per la Nightster, dal sellino per il passeggero con tanto di schienalino, le valigie laterali, i comandi a pedale avanzati, il parabrezza removibile, kit filtro aria, manopole, leve, manubri più comodi o più sportivi (in stile flat track) e altro ancora.
Dati tecnici dichiarati
MOTORE Revolution Max 975T, 975 cc, twin V60° raffreddato a liquido, doppio albero in testa, quattro valvole e fasatura variabile VVT su aspirazione
ALESAGGIO 97 mm
CORSA 66 mm
CILINDRATA 975 cc
RAPPORTO DI COMPRESSIONE 12.0:1
INTERVALLO MANUTENZIONE Ogni 8.000 km
IMPIANTO DI ALIMENTAZIONE Iniezione elettronica sequenziale (ESPFI)
SISTEMA DI SCARICO 2 in 1; catalizzatore nella marmitta
TRASMISSIONE Frizione multidisco in bagno d’olio con antisaltellamento; 6 marce (rapporti 12,21; 9,022; 6,994; 5,641; 4,731; 4,131); primaria 49/89, finale a cinghia 80/34
POTENZA 90 CV a 7.500 giri/min
COPPIA 95 Nm a 5.000 giri/min
TELAIO Due pezzi con il motore elemento stressato; parte anteriore a traliccio in tubi di acciaio
FORCELLA Forcella tradizionale da 41 mm con tecnologia Showa Dual Bending Valve priva di regolazioni. Escursione 114 mm
SOSPENSIONE POSTERIORE Forcellone in acciaio. Due ammortizzatori regolabili nel precarico molla. Escursione 76 mm
RUOTE, CERCHI ANTERIORI Alluminio pressofuso
RUOTE, CERCHI POSTERIORI Alluminio pressofuso
FRENI, TIPOLOGIA PINZE Anteriore: pinza assiale a 4 pistoncini e disco da 320 mm; posteriore: disco da 260 mm e pinza a singolo pistoncino
STRUMENTAZIONE Display LCD da 10 cm con tachimetro, indicatore di marcia, contachilometri e contachilometri parziale, livello del carburante, orologio, autonomia e contagiri
PNEUMATICI, DESCRIZIONE ANTERIORE 100/90-19”
PNEUMATICI, DESCRIZIONE POSTERIORE 150/80-16”
PNEUMATICI, TIPO Serie Dunlop Harley-Davidson
LUNGHEZZA 2.206 mm
LARGHEZZA 836 mm
ALTEZZA SELLA 70 cm
INCLINAZIONE CANNOTTO DI STERZO 30°
ANGOLO FORCELLA 28°
AVANCORSA 137 mm
INTERASSE 1.556 mm
ANGOLI DI PIEGA 32° per entrambi i lati
CAPACITÀ DEL SERBATOIO 11,7 l (riserva 3 l)
PESO, A SECCO 210 kg
PESO, IN ORDINE DI MARCIA 220 kg
GARANZIA 2 anni