a cura della redazione - 22 October 2022

“Rivoglio la semplicità della Honda XL600”

Un nostalgico lettore ci scrive per chiedere alla Case di tornare a produrre moto semplici e leggere. Rimpiange la sua vecchia Honda XL600 degli anni ‘80

La lettera

Caro direttore, leggo Motociclismo da inizio anni ‘80, quando scorrazzando per Milano col mio Garelli Vip 3 sognavo le prime maxi enduro. Si perché la mia vecchiettina i (Honda XL600) all’epoca lo era! Col tempo, mi sono adeguato alla tecnologia ma pochi mesi fa ho sostituito l’Africa Twin 1000 DCT con una Ténéré 700, l’unica della categoria che mi ricorda da vicino la mia amata XL600R.

Magari oggi Honda facesse un’XL moderna ma senza nulla di elettronico... Erano altri pesi, altre potenze, altre reazioni... Tutto umanamente gestibile e prevedibile, con quel mono che sembra il cuore di un organismo meccanico vivo e pulsante, di cui diventi parte appena lo metti in moto con una bella pedalata. Che gioia guidarla su e giù per la Valtellina! Forse il mondo e l’essere umano hanno bisogno di più normalità e semplicità...

Alessandro Binda – email

La risposta di Mario Ciaccia

Caro Alessandro, soffro anche io di quel problema. Mi piacciono le moto semplici, spartane, leggere, pulsanti, viscerali, con l’anima, che io possa percepire come un’estensione del mio corpo. Ma le moderne tecnologie, legate all’inquinamento e alla sicurezza, portano a perdere queste caratteristiche.

Oggi come si potrebbe rifare la Honda XL600R? Avrebbe come minimo il raffreddamento ad acqua, l’iniezione, l’ABS e uno scarico con catalizzatore. Sarebbe cronicamente più pesante e complicata, ma più sicura. Inoltre, soffrirebbe del fatto che la gente non ama più i monocilindrici come una volta. Però è interessante il discreto successo che sta avendo la Royal Enfield Himalayan, col suo monocilindrico a due valvole raffreddato ad aria. Che, però, pesa 50 kg più della vecchia XL.

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