di Riccardo Villa - 06 December 2023

Indian sta brevettando un inedito sistema di ricarica per i capi riscaldati

Grazie alla tecnologia della ricarica tramite induzione, Indian Motorcycles ha depositato un brevetto in cui illustra un sistema che permette di caricare l’abbigliamento riscaldato attraverso il semplice contatto. Ecco come funziona

Diversi modi per riscaldarsi

La maggior parte fra i produttori di abbigliamento tecnico da moto stanno via via negli anni implementando la loro offerta con capi riscaldati. Dai guanti, i primi ad essere comparsi nei listini, si è passati alle giacche, calze e gilet che attraverso resistenze collocate all’interno diffondono calore.

Tra le problematiche comuni della maggior parte di questi sistemi troviamo il fatto di avere una batteria esterna, spesso piuttosto ingombrante, la cui durata limita la possibilità di utilizzo sulle lunghe distanze. In alternativa c’è la possibilità di collegare i capi alla batteria della moto, ma l’inconveniente è quello di avere svariati cablaggi che possono intralciare durante la guida.

Esistono già elementi riscaldati direttamente, come manopole o selle, con le quali però si rischia di disperdere l’energia poiché indossando indumenti molto imbottiti e isolanti come guanti invernali e pantaloni da moto, il calore emesso raggiunge solo in parte il nostro corpo.

L'idea di Indian

Per ovviare a tutte queste problematiche, la tecnologia che Indian intende sviluppare è quella dell’induzione, dove è sufficiente un semplice contatto per trasferire l’energia elettrica necessaria ad alimentare le resistenze presenti direttamente all’interno dei capi di abbigliamento, che quindi va direttamente a contatto con il corpo senza dispersioni. In pratica, i tecnici pensano di posizionare dei punti di connessione su manopole, pedane, sella e persino schienalino per poter ricaricare guanti, calzature, pantaloni e giacca. Il comando per la regolazione della temperatura e per attivare o meno il sistema di riscaldamento verrebbe posizionato direttamente sui blocchetti al manubrio.

Sempre il brevetto spiega come nei progetti ci sia l’intenzione di regolare automaticamente la temperatura attraverso sensori che monitorano costantemente la velocità dell'aria, l'umidità e persino la frequenza cardiaca del pilota. C'è poi l'idea di un mantenitore di carica della batteria della moto che è una sorta di tappetino da collocare al di sotto della stampella laterale.

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