di Riccardo Villa - 21 February 2024

Yamaha MT-09 2024: come va, pregi e difetti

Abbiamo provato la nuova Yamaha MT-09, profondamente rinnovata nell'estetica con un faro dalle geometrie riviste, serbatoio ridisegnato e sovrastrutture ancora più aggressive. Si evolve anche a livello tecnico, con sospensioni Kayaba totalmente regolabili, una posizione di guida più caricata in avanti e pompa freno radiale Brembo. Ecco le nostre impressioni di guida, con i pregi e i difetti della nuova Yamaha MT-09 2024

Come è fatta

La Yamaha MT-09 festeggia il suo decimo compleanno con un profondo restyling. Il doppio faro del proiettore a LED è stato migliorato, con un profilo più compatto e sottile rispetto al modello precedente. Il serbatoio, anch’esso nuovo, è progettato per favorire una posizione di guida più attiva. Unitamente alle linee, la nuova MT-09 guadagna una posizione di guida aggiornata: il manubrio è ora più basso e può essere regolato su due posizioni in base al proprio stile di guida, le pedane sono arretrate di 30,6 mm e rialzate (+9,5 mm) con l'altezza che può essere regolata in due posizioni. Restando in tema triangolazione, la sella viene separata, con due sedute indipendenti per pilota e passeggero. Una presa USB di tipo C è installata sotto la sella per consentire la ricarica di apparecchiature elettroniche.

Aumenta l’angolo di sterzo grazie al serbatoio del carburante dal profilo più slim. Le leve di freno posteriore e cambio sono realizzate in alluminio forgiato, che oltre a donarle un aspetto premium sono state riviste per essere più funzionali, in particolare la leva del cambio, appiattita per rendere il movimento del piede più fluido. l motore resta l’apprezzatissimo tre cilindri in linea crossplane da 890 cc accreditato di 121 CV, ma guadagna ora l’omologazione Euro5+ senza perdere, a detta di Yamaha, il sound coinvolgente del precedente modello. Una delle novità principali del 2024 è l'interfaccia Yamaha Ride Control (YRC), che permette di selezionare il livello di potenza del motore e il livello di intervento dei sistemi elettronici.

Cinque le modalità di guida: tre predefinite ("SPORT", "STREET" e "RAIN") e due modalità "Custom" che lasciano la libertà al pilota di gestire i parametri potenza, intervento del controllo di trazione, e anti impennata. Per tutte le caratteristiche tecniche vi rimandiamo al nostro articolo di presentazione, perché ora è arrivato il momento di salire in sella!

Nella pagina seguente trovate le nostre impressioni di guida, con i pregi e i difetti della nuova Yamaha MT-09.

Come va

Lanzarote, in una calda giornata di sole ci aspettano oltre 200 km di strade per mettere alla prova la nuova Yamaha MT-09. La prima grande curiosità è proprio quella di metterci sopra il sedere e partire, per capire quanto e se la diversa impostazione abbia davvero modificato il carattere della MT che conosciamo. Ci accorgiamo subito che gli interventi fatti alla triangolazione hanno conferito una posizione più caricata sul manubrio, senza però andare ad influire sul comfort, scopriremo poi. Il busto rimane eretto e il peso gravante sulle braccia è minimo e non le affatica nemmeno dopo svariati chilometri. Anche le gambe godono di un buon agio nonostante il riposizionamento delle pedane, sono poco piegate e ora lo spazio per i piedi è sufficiente anche quando si vuole guidare premendo con le punte.

L’avantreno è più solido e stabile, incrementando la fiducia trasmessa anche quando si entra in curva ad una velocità sostenuta, e con il freno ancora un pelo tirato. Rispetto alla precedente versione il passo in avanti è evidente e lo si percepisce, ma restano comunque i 130 mm di escursione della forcella, che pongono la MT a metà strada fra una naked e una motardona, e i trasferimenti di carico in accelerazione e frenata sono ancora percettibili e leggermente maggiori rispetto ad alcune delle sue rivali nate come stradali pure. È sufficiente però essere consci di avere a che fare con questo e adottare uno stile di guida meno nervoso, avendo un minimo di riguardo quando le si chiede di sfoderare la possente coppia del motore. Se guidata così, la MT tiene la linea con grande precisione e restituisce un’ottima sensazione di appoggio. L’impianto frenante è molto modulabile, l’avvento della pompa radiale Brembo ha aumentato il mordente perdendo quella sensazione di spugnosità che si aveva nel precedente modello. Un plauso anche all’elettronica; traction control e ABS (disattivabili) sono regolabili su più livelli e l’intervento è discreto e mai brusco.

Il motore guadagna l’omologazione Euro5+ ma resta sempre lui, il tre cilindri in linea da 899 cc capace di 119 CV a 7.000 giri/min, che ci basta una sola parola per definirlo: stupendo. Un aggettivo che gli si attribuisce sotto tutti gli aspetti, a partire dal sound cupo, ruggente, e che agli alti grida come un fossennato. Secondo punto di forza è il suo carattere elastico, dolce nell’erogazione ma allo stesso tempo grintoso ad ogni regime. Riprendendo il gas in mano sin da bassissimi giri lui è li, pronto ad accompagnarvi senza mostrare alcun cenno di pigrizia o debolezza. Volete allungare una marcia? Lui sfodera tutta la rabbia dei suoi 119 CV. In prima e seconda a decise rotazioni del polso destro si ottengono piacevoli alleggerimenti di avantreno, traducibili in goduriose impennate accentuando di poco l’angolo di rotazione, e in terza è sufficiente dare un colpetto di frizione per puntare il muso al cielo.

Terzo aspetto è la poliedricità, che ancor più in quest’ultima MT gioca un ruolo fondamentale. In aggiunta alle tre mappature preimpostate: Sport Street e Rain, ora è possibile personalizzare due mappature “Custom” scegliendo a proprio piacimento il livello di erogazione della potenza, dell’intervento del traction control, dello slide control, del lift control e dell’ABS. La Street è quella più equilibrata e che meglio si adatta ad un utilizzo extraurbano e alla guida fra le curve, con una risposta del gas pronta, corposa ma lineare, mai troppo brusca, sempre ben dosabile. La mappa Sport è invece la più “nervosa”, rende davvero molto sensibile la manopola destra e fa emergere un certo effetto on-off. Qualche vibrazione di troppo c'è, e la si avverte già a regimi medio-bassi, intorno ai 4.500 giri/min, dopodiché si intensificano superati i 6.000 e alla lunga, se tenuta in questa fascia, quindi a regimi autostradali, infastidiscono braccia e gambe.

Prezzo e disponibilità

La nuova MT-09, disponibile anche in versione da 35 kW, arriverà a partire da marzo 2024 in tre colori: Midnight Cyan, Icon Blue e Tech Black, al prezzo di 11.149 euro c.i.m.

Vi ricordiamo che il prezzo presente in questo articolo è da considerarsi con la formula "chiavi in mano", comprensiva di "messa in strada", che Motociclismo quantifica in 250 euro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA