di Mario Ciaccia - 14 May 2024

MotoGP Le Mans 2024: il punto dopo 10 gare

Visto che, tra Sprint e garone, siamo arrivati alle prime dieci, vediamo di fare un confronto tra l'attesa e ciò che abbiamo visto finora nel Mondiale MotoGP

Chi rispetta le aspettative?

Ogni stagione, in base a quello che è successo l'anno prima e ai vari ingaggi, si presta a discorsi da bar simili alle previsioni del tempo. Poi le gare iniziano e puoi verificare se quello che ti aspettavi è successo... oppure no. Quindi, a seguire, ecco le nostre idee, i nostri "prima e dopo" su tutti e 22 i piloti iscritti all'intero Campionato. E pure sulle moto, già che ci siamo. Usiamo queste per stabilire l'ordine, in base al loro potenziale. Considerate che sì, siamo già alla decima gara, ma ne mancano ancora 32 alla fine...

DUCATI

PECCO BAGNAIA

L'ATTESA. Pecco ha vinto gli ultimi due Mondiali mettendo in mostra un campionario di doti mica da ridere (guida bene, fa sorpassi pazzeschi, è tattico, gestisce la pressione), per cui ci aspettavamo che facesse il tris. Ma non è un marziano tritatutto: ogni tanto fa delle cappelle, che lo rendono umano.

COSA STA SUCCEDENDO. Ha vinto due gare lunghe, in maniera sontuosa, per ricordare che è il Numero Uno, ma ha avuto anche alcune sfighe e ha fatto diverse cappelle, per cui diremmo che è sempre lui. Al momento è secondo, con un distacco di ben 38 punti dalla vetta. Ma è evidente, soprattutto dopo la Francia, che quest'anno ha due ossi durissimi da spezzare: Martin e Marquez.

ENEA BASTIANINI

L'ATTESA. Un 2022 fenomenale, caratterizzato da grandi rimonte, gli ha aperto le porte del team ufficiale, scavalcando Martin. Ma una serie di infortuni e lo scarso feeling con la 2023 hanno trasformato in un incubo quella che avrebbe dovuto essere la stagione della consacrazione. Il 2024, quindi, è l'anno del suo riscatto. Si è ripreso fisicamente e la moto 2024 gli piace parecchio.

COSA STA SUCCEDENDO. Va forte, ma non fortissimo come nel 2022. Sembra meno veloce di Bagnaia, ma è più regolare. Pertanto in classifica i due sono vicinissimi: la Bestia è terza, a soli 2 punti da Pecco.

JORGE MARTIN

L'ATTESA. Ha conteso il titolo 2023 a Pecco Bagnaia fino alla fine. Spesso e volentieri s'è rivelato più veloce ma meno furbo del piemontese. Per cui ci siamo detti: nel 2024 avrà più esperienza, sarà più tattico, eviterà di commettere certi errori e potrebbe tranquillamente battere Pecco e vincere il titolo 2024.

COSA STA SUCCEDENDO. Eh, sta andando come pensavamo... "Esplosivo" è la parola che meglio esprime il suo modo di guidare: velocissimo fin da subito, ha uno stile stupendo e sa staccare tutti fin dai primi giri. Una gara fa è caduto, eppure nonostante ciò è in testa al Mondiale con ben 38 punti di vantaggio.

FRANCO MORBIDELLI

L'ATTESA. Ѐ uno dei piloti più attesi del 2024. Perché nel 2020 ha sfiorato il titolo iridato, poi è entrato in un tunnel di infortuni e Yamaha poco competitive che hanno portato molti a domandarsi: ma gli scarsi risultati degli ultimi tre anni sono solo colpa della moto o gli è successo qualcosa a livello mentale? Adesso che ha la Ducati 2024, avremo una risposta.

COSA STA SUCCEDENDO. In realtà la risposta non ce l'abbiamo, ancora, perché una caduta con ennesimo infortunio grave gli ha fatto saltare completamente i test invernali. Franco ha così iniziato il Campionato dolorante, senza allenamento fisico e senza avere praticamente guidato la moto nuova: nelle prime gare ha pagato questo disastro, ma sta lentamente venendone fuori. Il settimo posto di Le Mans è il migliore risultato ottenuto fino ad ora e lo ha fatto salire alla sedicesima posizione, con 114 punti da recuperare su Martin. Non è giudicabile, per adesso.

MARCO BEZZECCHI

L'ATTESA. Ѐ una storia bellissima: il Bez ha visto che, nel 2023, con una moto del 2022, ha vinto quattro gare ed è arrivato terzo, per cui ha pensato di fare lo stesso nel 2024, con la moto 2023, per non abbandonare il team in cui si trova molto bene (il VR46, che adesso si chiama Pertamina Enduro). Quindi è una favola dove l'amicizia vince sulla bieca ambizione. E cosa ci aspettavamo? Che Marco lottasse per il titolo iridato.

COSA STA SUCCEDENDO. Il lato brutto di questa storia è che a lui la 2023 non è piaciuta. Non riesce a partire in fretta, non riesce a superare in staccata (ed era la sua forza). Non si sta deprimendo, sta lottando per adattarsi alla moto e in Francia sembrava avercela fatta ma, alla ritrovata velocità, han corrisposto due cadute, una al sabato e una alla domenica. Decimo in classifica, staccato di 93 punti dalla vetta, ci piange il cuore dirlo ma è una delle delusioni del 2024.

FABIO DI GIANNANTONIO

L'ATTESA. Dopo una stagione e mezza da "scarsone", il simpaticissimo Fabio s'è svegliato di colpo e, quando ormai sembrava tagliato fuori dalla MotoGP, ha infilato una serie di garone una dietro l'altra, arrivando a vincerne una e finendo per trovare una sella anche per il 2023. Ma, siamo sinceri, non avevamo idea di cosa sarebbe stato in grado di fare quest'anno. Uno così pazzoide e imprevedibile non offre grandi appigli per indovinare come andrà in futuro.

COSA STA SUCCEDENDO. Finora ha corso senza infamia e senza lode, impegnandosi allo spasimo per terminare il minor numero di Sprint Race possibili e brillando solo in Francia, dove una long lap penalty lo ha fatto finire sesto dopo che era stato a lungo terzo. Quindi non sta andando bene come nel finale del 2023, ma è decisamente meglio della sua carriera precedente in MotoGP.

Marquez e l'Aprilia

MARC MARQUEZ

L'ATTESA. Ѐ il pezzo forte del 2024, il pilota più osservato. Il pilota che vince 6 titoli in MotoGP, che si infortuna gravemente, che salta un'intera stagione, che torna e che per tre anni non è più quello di prima, per i postumi delle botte e perché la Honda è peggiorata a livelli inconcepibili. Il pilota che decide di mollare lo status di pilota superufficiale per passare in una squadra privata con una Ducati 2023, per vedere se è ancora in grado di vincere. Per il team Gresini Racing, è stato come vincere alla lotteria. Sinceramente, ci aspettavamo che potesse lottare per il titolo fin da subito.

COSA STA SUCCEDENDO. Sta andando forte. Non fortissimo: sta prendendo confidenza con la moto, che è meno valida rispetto a quelle del 2024 e non ha ancora vinto una gara, ma sta salendo regolarmente sul podio ed è terzo, a pari punti con Bastianini, cioè 40 sotto Martin. Soprattutto, a 31 anni sta dimostrando una voglia di tornare a vincere degna di un ventenne. Abbiamo messo la foto della sua caduta a Le Mans perché le cadute in prova erano la sua specialità, per vedere dov'era il limite e non superarlo in gara (infatti in Francia ha fatto due secondi posti), ma è stata anche una caduta a rovinargli la carriera.

ALEX MARQUEZ

L'ATTESA. Non c'era una grande attesa nei suoi confronti, questa volta. L'avevamo avuta un anno prima, quando passando dalla Honda alla Ducati 2022 le sue prestazioni si erano impennate. E qualcuno aveva detto: "Sta' a vedere che prepara il terreno per il fratello?". Ci aveva preso. Ma per il 2024 cosa potevamo aspettarci da Alex, il fratello buono e timido di Marc, peraltro ottimo pilota (ha vinto due titoli iridati)? La speranza che non finisse troppo nell'ombra, avendo un così illustre parente nella stessa squadra.

COSA STA SUCCEDENDO. Sembrerebbe proprio che la presenza di Marc lo abbia spento. Pur avendo un anno di vantaggio in termini di conoscenza della moto, di fatto è già staccato di 56 punti dal fratello, oltre che di 96 dalla vetta: è soltanto undicesimo nella generale, con un quarto posto come migliore risultato.

APRILIA

MAVERICK VIÑALES

L'ATTESA. Come tecnica di guida è considerato un fenomeno, come testa meno. Debole in partenza e nelle bagarre, ha raccolto molto meno di quello che ci si aspettasse. In Aprilia dal 2021, aveva due missioni: portare la RS-GP al titolo iridato ed essere il primo pilota della MotoGP a vincere in questa classe con tre moto diverse. Lotta che lo accomuna a Jack Miller ed Alex Rins. Cosa ci aspettavamo alla vigilia del Campionato? Che vincesse questa benedetta gara (nel 2023 c'è arrivato vicino diverse volte) ma non che vincesse il titolo.

COSA STA SUCCEDENDO. Ce l'ha fatta, ha vinto la sua prima gara con l'Aprilia. Per l'esattezza ha vinto anche due Sprint, che sono le Orzowei delle gare di moto. Quest'anno, finalmente, è il pilota più forte del team e qualche volta sembrerebbe anche essere in grado di lottare per il titolo. Ma con gente come Martin, Bagnaia e Marquez il qualche volta non basta. Tant'è che in classifica è quinto, con un distacco di 48 punti da Martin, ma vicinissimo al secondo posto di Bagnaia.

ALEIX ESPARGARÓ

L'ATTESA. Una carriera stranissima: è il Grande Vecchio del Mondiale, avendo 35 anni. Questa è la sua ventunesima stagione. La quindicesima in MotoGP: ha iniziato in questa classe quando Rossi ancora vinceva i Mondiali! Eppure, non ha mai vinto una sola gara, neanche in 125, fino al 2022, quando a ben 33 anni ha perso la verginità (e l'ha fatta perdere all'Aprilia in MotoGP). Nel 2023 è riuscito a vincere altre tre volte. Ma poi s'è messo a parlare di ritiro, il che ci ha fatto pensare a un 2024 sottotono rispetto alle due stagioni precedenti.

COSA STA SUCCEDENDO. Ha iniziato con un terzo posto, passando Bagnaia durante l'ultimo giro, ma poi effettivamente è sembrato sottotono, con dei quinti posti come migliori risultati. Per ora, ovviamente. Al momento è ottavo nella classifica generale e deve rimontare ben 78 punti per agguantare Jorge Martin.

MIGUEL OLIVEIRA

L'ATTESA. Pilota pazzoide, che di norma fatica a entrare nella top ten, ma che in carriera ha già vinto cinque gare nella sola MotoGP. Perché ogni tanto esce dal letargo. Il problema è che questi guizzi li ha avuti soltanto con la KTM, perché da quando è passato all'Aprilia (2023) non ne ha più avuti. L'attesa quest'anno c'era perché aveva promesso che, con l'Aprilia 2024, sarebbe andato sicuramente meglio.

COSA STA SUCCEDENDO. Non sta andando meglio. A suo giudizio, la RS-GP 2024 è meno maneggevole della 2022, probabilmente per via dell'aeronautica, per cui lui fa più fatica a farle cambiare direzione e questo è un mondo crudele, dove perdere un decimo di secondo a curva è una tragedia. Finora, su dieci gare non ha mai fatto meglio dell'ottavo posto. In classifica è quattordicesimo, con 106 punti di distacco da Martin.

RAUL FERNANDEZ

L'ATTESA. Raul e Remy fecero una strepitosa stagione 2021 in Moto2, aiutati da una moto formidabile, la Kalex del Team Ajo. Promossi in MotoGP con le KTM, hanno pagato la scarsa competitività delle moto austriache facendo una pessima stagione di debutto. Sono stati quindi cacciati senza alcun rimpianto ma, mentre Gardner non trovava altre selle e finiva in Superbike, di nuovo sulla moto sbagliata, Fernandez veniva invece accolto dal team satellite Aprilia. Il suo 2023 non è stato molto brillante (a parte un quinto posto a Valencia) e non c'erano molte attese per il 2024, salvo contare su un po' di esperienza in più.

COSA STA SUCCEDENDO. In Moto2 ha vinto 8 gare nell'anno del debutto e sembrava un fenomeno. In MotoGP no, non lo sembra. Il meglio che è riuscito a fare in queste prime 10 gare sono due noni posti. Al momento è quindicesimo, 111 punti sotto Martin e 5 punti sotto Oliveira.

KTM

BRAD BINDER

L'ATTESA. È considerato un pilota con le palle, capace di grandi recuperi anche se macchiati da sorpassi pericolosi. Molti si domandano dove potrebbe arrivare con una Ducati. Cresce anno dopo anno e ha promesso che farà meglio del quarto posto del 2023: è un progetto ambizioso, specie se non guidi la moto bolognese.

COSA STA SUCCEDENDO. In effetti ha iniziato con due secondi posti, ma le successive 8 gare non sono andate altrettanto bene, anche perché s'è rotto un dito. Così, per ora, è solo settimo, staccato di 62 punti dal top. Per ora non sta mantenendo le proprie attese ma, oltre al dito, Brad deve affrontare il problema psicologico causato da Pedro Acosta.

JACK MILLER

L'ATTESA. Un anno fa stupì perché fu veloce già durante la prima gara in sella alla KTM, dopo anni passati in Ducati, come se non ci fossero differenze tra le due moto. Ma sono anni che Jack non sembra in grado di cambiare il proprio stile di corsa: parte sempre troppo forte, molto aggressivo con motore e traiettorie, per cui riesce a tenere il passo dei primi solo all'inizio, poi straccia le gomme. Anche il 2023 è andato in questo modo. Per il 2024 lui s'è allenato come non mai, ma francamente non ci aspettavamo una grande annata.

COSA STA SUCCEDENDO. Infatti non sta facendo una grande annata. In Portogallo ha fatto due quinti posti: sono le migliori gare disputate finora. In classifica è tredicesimo, 105 punti sotto Martin.

Sorprese e delusioni

PEDRO ACOSTA

L'ATTESA. Grandissima, visto che siamo al cospetto di un fenomeno. Acosta ha vinto il suo primo titolo al debutto (Moto3) e s'è ripetuto più in alto (Moto2) solamente due anni dopo. Adesso è qui e l'attesa era tanta, ci aspettavamo che vincesse qualche GP.

COSA STA SUCCEDENDO. Pedro è riuscito a correre i primi 9 GP senza cadere e salendo tre volte sul podio, facendo venire insicurezze e crisi di coscienza ai due ufficiali KTM. A Le Mans è caduto e adesso occupa la sesta posizione, 56 punti sotto la vetta: è il migliore pilota della Casa austriaca. Ha uno stile spettacolare, gratta la carena e ha la fame di chi non ha ancora 20 anni, ma è già capace di lottare ad armi pari con i migliori, senza timori. Ce la farà a battere il record di giovinezza, attualmente detenuto da Marc Marquez?

AUGUSTO FERNANDEZ

L'ATTESA. Appartiene alla categoria degli impalpabili, dai quali non ti aspetti niente di significativo.

COSA STA SUCCEDENDO. Compagno di squadra di Acosta, a confronto con costui sembra che lo stia sfidando con una Moto2, da quanto va più piano. Ovviamente stiamo scherzando, perché chiunque corre in MotoGP è un pilota di livello eccelso ma, tra tutte queste eccellenze, Augusto è una delle meno eclatanti. Di sicuro, l'arrivo di Pedro non può non averlo distrutto psicologicamente: mentre lui è in diciassettesima posizione, staccato di 116 punti dalla vetta, Pedro è sesto, con 60 punti più di lui.

YAMAHA

FABIO QUARTARARO

L'ATTESA. Fabio è stato fenomenale per le cose che ha fatto da rookie (quinto assoluto nel 2019) e per il titolo iridato del 2021, ma sono troppi anni che è legato alla Yamaha e alle sue prestazioni sempre più inferiori alle concorrenti. L'attesa che avevamo nei suoi confronti è che diventasse pilota ufficiale Aprilia 2025.

COSA STA SUCCEDENDO. Quartararo ha flagellato le nostre attese firmando un nuovo contratto biennale con Yamaha, ingolosito dai 12 milioni di euro promessigli. Niente Aprilia. Ed è solo dodicesimo in classifica, con ben 104 punti da recuperare. Bisogna solo sperare che la Casa giapponese esca dall'impasse e torni a costruire moto vincenti. Considerate che, già nel 2018, Valentino Rossi si lamentava della scarsa competitività della M1 e le cose non sono mai migliorate!

ALEX RINS

L'ATTESA. Alex Rins è un talento, che è stato in grado di vincere cinque GP con la Suzuki. Ma questa, a fine 2022, s'è ritirata dalle gare, mettendo nei guai i suoi piloti. Alex Rins è finito nel team LCR, che corre con le Honda private e, nel 2023, ha ottenuto il miracolo di vincere il GP degli Stati Uniti. Poi s'è fatto malissimo a un ginocchio e il resto della stagione è andato a ramengo. Dato che la Yamaha è leggermente superiore alla Honda, ci aspettavamo sempre una stagione nelle retrovie, ma una gara sontuosa nel GP delle Americhe.

COSA STA SUCCEDENDO. Ha disatteso le nostre previsioni. Con la M1, nonostante l'entusiasmo iniziale, va ancora peggio che con la Honda. I suoi migliori risultati sono stati due tredicesimi posti. In classifica è ventesimo, con 122 punti da recuperare.

HONDA

JOAN MIR

L'ATTESA. Sinceramente, non ci aspettavamo niente. Joan detiene il primato di pilota che ha impiegato meno tempo a vincere il titolo MotoGP (cinque stagioni), ma sembrano essere passati anni luce. Adesso è un pilota Honda, con tutti i problemi che ciò comporta.

COSA STA SUCCEDENDO. Quello che ci aspettavamo: è sempre in fondo e, quando forza, cade. In 10 gare ha raccolto 4 cadute, un nono posto come best e un diciottesimo posto in classifica: è il migliore pilota Honda.

LUCA MARINI

L'ATTESA. Stava crescendo, anno dopo anno e, nel 2023, sentiva il profumo della sua prima vittoria. Ma quell'appuntamento è rinviato chissà a quando: a sorpresa, ha firmato per Honda. Ovvero: la Casa dell'Ala dorata ha rimpiazzato un 8 volte Campione del Mondo con un pilota che non ha mai vinto un GP nella classe regina. Ci spiace dirlo, ma prevedevamo che anche per Luca la Honda rappresentasse il tonfo della carriera, come già successo con Lorenzo, Rins, Mir, Pol Espargarò e persino Marc Marquez! Se persino lui era in fuga...

COSA STA SUCCEDENDO. Le prestazioni di Luca sono inferiori alle attese, il che potrebbe sembrare impossibile. Dopo test invernali pieni di belle parole, i fatti ci dicono che, finora, ha ottenuto due sedicesimi posti come best risultato. Ovvero non ha ancora conquistato un solo punto, non figura in classifica! In dieci gare, mica due...

JOHANN ZARCO

L'ATTESA. Dal 2017 ad oggi ha ottenuto un sacco di podi e una sola vittoria, nel 2023. Ormai agee, ha stupito il Mondo passando alla Honda, per di più privata (team LCR). Ma c'è un motivo: proprio perché ha una certa età sapeva che non sarebbe stato facile ottenere un contratto biennale. Se vuoi correre in MotoGP cosa è meglio, la Honda o non correre per niente? Ma è evidente come tutti si aspettassero un calo enorme delle sue prestazioni.

COSA STA SUCCEDENDO. Non ha deluso le attese. Non è mai entrato nella top ten. In classifica è diciannovesimo, con 120 punti da recuperare a Martin.

TAKAAKI NAKAGAMI

L'ATTESA. La Honda continua a farlo correre perché vuole un pilota giapponese al Mondiale e in giro non ci sono molte alternative. Va per i 32 e, in 7 anni, non è mai salito sul podio anche se, nel 2020, c'è andato vicino. Probabilmente detiene il record di pilota sul quale si nutrono le minori aspettative.

COSA STA SUCCEDENDO. Tutto secondo i piani. È ventesimo in classica, staccato di 123 punti dalla vetta. Il suo migliore risultato è un decimo posto. Chissà cosa succederebbe se un team forte, tipo Ducati Pramac, gli offrisse un posto, per strapparlo a una routine così piatta e monotona?

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