28 April 2010

DDL Sicurezza Stradale: approvato emendamento che obbliga a montare il seggiolino per bimbi fino a 12 anni

Il Senatore Cicolani, relatore del DDL Sicurezza Stradale all’VIII Commissione Senato, ha presentato un emendamento che è stato approvato, ma il seggiolino è pericoloso.

Ddl sicurezza stradale: approvato emendamento che obbliga a montare il seggiolino per bimbi fino a 12 anni

Roma 28 aprile 2010 – Non si è mai troppo sicuri. Nel senso che non si capisce mai bene come i politici, che nel ruolo di legislatore dovrebbero legiferare a tutela del cittadino, intendano il concetto di sicurezza stradale. Sorge spontanea la domanda: quanto sono consci di quella sicurezza i componenti delle diverse Commissioni parlamentari che se ne occupano? Pare che si passi da un estremo all’altro e talvolta senza nemmeno considerarne le conseguenze. Il riferimento è all’ultimo emendamento approvato ieri dall’Ottava Commissione Lavori Pubblici del Senato per il Disegno Di Legge 1720 in materia di Sicurezza Stradale. Si tratta dell’emendamento numero 19.0.1000 Testo 2 presentato dal relatore del DDL, il Senatore Cicolani, che al divieto di portare bambini di età inferiore ai cinque anni in sella a ciclomotori e motocicli a due ruote (prescritto dall’articolo 170 del Codice della Strada) aggiunge l’obbligo di montare i seggiolini (omologati secondo le specifiche ministeriali) per portare su moto e motorini i bambini fino a 12 anni di età. Per ora si tratta di un DDL e quindi non è ancora detta l’ultima parola, ma se nel successivo iter legislativo il DDL dovesse diventare Legge mantenendo il testo attuale, allora sarà una certezza: per portare un minore di 12 anni in sella con voi dovrete montare il seggiolino. La questione è che se fosse un fattore determinate per incrementare la protezione del ragazzino, non vi sarebbe nulla da obiettare. Invece è pericoloso, come sostiene anche Confindustria ANCMA in una nota (che alleghiamo nel pdf in alto a sinistra). L’informativa dell’Associazione dei Costruttori era stata inviata a dicembre 2009 alla Commissione Trasporti della Camera e al Senatore Cicolani, nominato relatore del DDL per la Commissione Senato. In particolare, la pericolosità del seggiolino è dovuta al fatto che, in caso di caduta, il bambino resta vincolato alla moto correndo un maggior rischio di esserne travolto o di subire gravi traumi per effetto del prolungato sfregamento fra il veicolo e l'asfalto. Fa sicuramente meno danni lasciar liberi pilota e passeggero di scivolare via e, se rimasti illesi, di rialzarsi e allontanarsi dalla moto.

Non finisce qui. Ciò che è ancora più inquietante è come si sia arrivati ad approvare l’emendamento 19.0.1000 Testo 2. Quest’ultimo nasce come nuova “versione” del precedente 19.0.1000, che era sempre di iniziativa di Cicolani ed era tratto dalla vecchia stesura del DDL Sicurezza Stradale. Il 19.0.1000 proponeva di introdurre l’obbligo di indossare il paraschiena fra le prescrizioni del Codice della Strada. Poi il discorso del paraschiena è stato eliminato dal 19.0.1000 Testo 2, che ha mantenuto solo l’obbligo del seggiolino, ed inserito nell’emendamento 20.3, presentato dal Senatore Gallo del PdL e da lui stesso ritirato durante la riunione dell’Ottava Commissione tenutasi ieri pomeriggio al Senato.

Insomma, la sicurezza dei motociclisti si sta riducendo ad un tira e molla che non finisce più. Per giunta, le decisioni del legislatore, in un modo o nell’altro, tendono sempre all’imposizione di quanto si ritiene essere sicuro, talvolta estremizzandolo, piuttosto che ad una reale valutazione di quali siano le condizioni di utilizzo delle due ruote motorizzate da parte della loro utenza, specialmente in ambito urbano. Così facendo, anziché promuoverlo come potenziale soluzione agli ingorghi cittadini, si continua a disincentivare l’utilizzo di motocicli e ciclomotori e si fanno passare i loro piloti come perenni incoscienti. Resta solo da capire quando sapremo con esattezza in che condizioni dovremo circolare. Il DDL Sicurezza Stradale, a suon di ripescaggi e sorprese dell’ultimo minuto, si sta trasformando nella storia infinita.

 

L.M.

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