Yamaha FJR1300 A/AS
Come sono
Ha la frizione automatica ma resta il gusto della cambiata e il piacere
di guida di una vera moto. C’è anche con cambio tradizionale (A),
ma,
specie nell’uso turistico, l’ottimo funzionamento del sistema YCC-S
fa
preferire la AS in tutte le situazioni. Prezzi
elevati: 15.690
euro la A, 17.690 la AS. Entrambe con ABS di serie.
Freno tirato e pulsante di avviamento. E per partire basta accelerare.
Non è uno scooter ma una vera moto.
Per l’esattezza una Gran Tourer da 143 CV dichiarati e che ha mostrato
sul display della strumentazione digitale la bellezza di 275 km/h (dopo
un lancio neanche tanto lungo).
Avete ancora dei dubbi sulle moto col cambio semi automatico? Allora provate
questa Yamaha FJR 1300 AS.
A Motociclismo, dopo avere guidato le due versioni (con cambio semi automatico
e tradizionale) la nostra preferenza è andata alla più moderna e meno
impegnativa versione senza la leva della frizione.
La frizione c’è (ma non si vede)
Per partire devi solo dare gas. Come su uno scooter. Ma le somiglianze
finiscono qui.
Appena in movimento, infatti, si torna sul pianeta moto perché le cinque
marce dobbiamo metterle noi, quando vogliamo. Cambia solo l’ordine
con cui si innesta la prima, che è verso l’alto. In pratica, partendo
dal basso si ha “folle, prima, seconda, fino alla quinta”. Un
sistema
elettronico evita di innestare inavvertitamente la folle in scalata,
lasciandola libera di essere innestata solo quando sì è fermi.
Si cambia in due modi
La cambiata può essere fatta in due modi, selezionabili in qualunque momento
tramite un comodo pulsante: si può utilizzare il classico comando a
pedale oppure due tasti “+” e “-” integrati nel
blocchetto elettrico
sinistro.
La nostra preferenza va al comando a pedale, per abitudine, certamente,
ma anche perché quello al manubrio, a nostro avviso, ha il “+” e
il
“-” invertiti rispetto a quello che suggerirebbe la logica: col
pollice
si scala e con l’indice, dalla parte posteriore, si mettono le marce a
salire. Ottima la velocità di cambiata e la progressione di intervento
della frizione.
Come vanno
In città con la AS si può tranquillamente usare solo seconda e terza. Anzi,
visto che – proprio in partenza – la frizione non è molto dolce e
progressiva,
conviene sempre partire in seconda o terza. Invece la versione col
cambio
tradizionale (la A) paga anche una certa durezza del comando della leva
della frizione.
Nelle rapide accelerazioni verrebbe da tenere spalancato il gas nei cambi
marcia. Ma per non stressare il pacco frizione è bene alleggerire il
gas durante la cambiata. Co questa piccola attenzione la FJR AS
diventa presto la favorita nel confronto con la “A”, priva del
sistema
YCC-S (descritto a sinistra).
Non ci sono rinunce in termini di piacere di guida, solo meno complicazioni
date dal fatto di non dover continuamente dosare la leva sinistra, magari
in coda.
Non si possono fare le scalate dove si buttano giù 2 o 3
rapporti
tutti insieme. Infatti, il pur ottimo funzionamento dell'automatismo, necessita
in ogni caso di una scansione ritmata delle cambiate anche se si può
farlo rapidamente e anche portando il motore a regimi vicini alla zona
rossa.
Resta comunque un funzionamento in scalata davvero piacevole ed efficace.
In sostanza, la FJR 2006 piace, anche se in partenza e quindi anche
nelle manovre a bassissima velocità in prima marcia la frizione automatica
appare brusca nell’intervento. Mantiene le caratteristiche dinamiche
del modello precedente che la fanno sentire comoda, senza gli eccessi delle
super turismo.
Qualità costruttiva elevata, Abs e valigie laterali di serie fanno lievitare
il prezzo oltre la soglia dei 15.000 euro per la versione “base” e a
17.690 chiavi in mano per l’esclusiva semi-automatica. A test concluso
tiriamo le somme: questa semi automatica funziona davvero bene.
In sintesi
LA SCHEDA
Motore: a 4 tempi, 4 cilindri in
linea, raffreddamento a liquido, alesaggio per corsa 79,0x66,2 mm, cilindrata
1.298 cc, rapporto di compressione 10,8:1, distribuzione a doppio albero
a camme in testa, 4 valvole per cilindro, lubrificazione a carter umido,
capacità olio 4,9 litri, potenza max 143,5 CV (105,5 kW) a 8.000 giri,
coppia max 13,7 kgm (134,4 Nm) a 7.000 giri.
Cambio: a 5 marce.
Trasmissione: primaria a ingranaggi
a denti dritti, rapporto 1,563; finale a cardano, rapporto 2,773. Telaio:
struttura a diamante in alluminio; inclinazione cannotto di sterzo 26°,
avancorsa 109 mm.
Ruote: cerchi in lega leggera a
3 razze, anteriore 3,50x17”, posteriore 5,50x17”; pneumatici,
anteriore
120/70-17, posteriore 180/55-17.
Dimensioni (in mm) e peso: lunghezza
2.240, larghezza 745, altezza 1.330, interasse 1.550, altezza sella 805
(regolabile a 825 mm), peso a vuoto 264 kg (268 kg la AS). Prestazioni:
velocità max nd.
Dati anagrafici costruttore: Yamaha
Motor Company Ltd, 2500 Shangai Iwata Shi-Shizuoka Ke, Giappone.
Importatore: Yamaha Motor Italia, via
Tinelli 67/69, 20050 Gerno di Lesmo (MI), tel 039-60961, fax 039-6066012.
Gamma colori: grigio, sabbia, bicolore
blu/grigio. Inizio vendite:
giugno 2006. Garanzia:
3 anni formula Yes. Prezzo:
15.690 euro (17.690 euro la AS) indicatico chiavi in mano.