La nuova Z400 ha qualcosa in comune con la vecchia Z300?
Poli: “Non è una semplice Z300 maggiorata, ma è una moto completamente nuova, non c’è una vite in comune. Già il fatto che abbia alesaggio e corsa diverse significa che non si è semplicemente riadattato il propulsore, ma è stato completamente riprogettato. Dovendolo rifare da zero siamo riusciti a progettare un motore che, pur essendo un 400 cc, ha lo stesso ingombro di un 250-300 cc. Il telaio invece è stato ridisegnato sfruttando gli schemi utilizzati per l’H2, quindi un traliccio con motore portante. Questo ci ha permesso un notevole risparmio di peso”.
Dove viene prodotta la Z400?
Vicarelli: “In Thailandia, che oggi è al top della qualità produttiva nel sud-est asiatico. I prodotti realizzati lì sono più costosi rispetto a quelli costruiti in Vietnam ad esempio, ma assicurano una qualità superiore. Tutti i grandi Costruttori sono presenti in Thailandia e questo ha fatto sì che il livello di specializzazione raggiunto sia elevato. Il problema è che non si trova manodopera specializzata o alcune tecnologie. Per esempio: alcune nostre vernici non riusciamo ad applicarle lì perché richiedono dei processi tecnologici complessi. Per questi motivi continuiamo a produrre alcuni modelli in Giappone”.
Quali?
Vicarelli: “In Giappone produciamo dalla Z900 in su”.
Chi è il cliente tipo di questa moto?
Vicarelli: “La Z400 si rivolge principalmente ad un target giovane, di neopatentati A2; anche se dai primi riscontri abbiamo visto che interessa anche a motociclisti di età più avanzata, che ritornano alla moto dopo averla abbandonata, oppure ci sono capitati clienti che vogliono fare un dowsizing, ovvero scelgono la facilità alle prestazioni pure”.