Long Test Suzuki V-Strom 1000 XT: il punto dopo 24.000 chilometri

Dopo i check up dei 12.000 e quello dei 18.000 chilometri, la "nostra" V-Strom 1000 XT è arrivata a metà del suo percorso: sul contachilometri siamo a quota 24.000. La endurona non mostra acciacchi, ma deve fare i conti con un calo di potenza di 3 CV. Rispetto al rilevamento iniziale dei 6.000 km, dove le prestazioni erano addirittura migliori (di 0,5 CV) nei confronti di quanto avevamo riscontrato nella prova della V-Strom 1000 del 2016, progressivamente il propulsore Suzuki ha diminuito le sue prestazioni massime sino al risultato riscontrato ai 24.000 km. Confrontando la curva di potenza attuale con le altre precedenti il gap di 3 CV si riscontra, però, solo in prossimità del massimo regime, per il resto l'andamento della potenza è sovrapponibile alle altre rilevazioni. Con ogni probabilità, siamo di fronte a un filtro aria che sta perdendo la sua completa efficacia, impedendo al massimo regime la giusta colonna d'aria verso i corpi farfallati. Una simile perdita di potenza l'avevamo avuta anche nei Long Test della Yamaha Tracer (2 CV in meno a 35.000 km) e della Honda Africa Twin (a 24.000 km perso 1,8 CV), ma i motori avevano riacquistato i CV dopo un tagliando che richiedeva il cambio del filtro aria. La V-Strom è stata sottoposta, ai 24.000 km, a un accurato tagliando prima di affrontare il banco prova: il service Suzuki di Bruno Cirafici a Monza ne ha controllato il gioco valvole, cambiato le quattro candele di accensione, l'olio motore, ma non è stato usato un nuovo filtro (solo pulito con aria compressa quello montato) perché il manuale di "uso e manutenzione" prescrive la sua sostituzione a 36.000 km. Dobbiamo aspettare di arrivare a questo chilometraggio per verificare se la causa della perdita dei CV è questa.