motociclismo 12-2019

Motociclismo / dicembre 2019 190 turismo TRANSITALIA MARATHON I BORGHI DI ROMAGNA, UMBRIA, LAZIO E TOSCANA Come da tradizione, in occasione della Transitalia Marathon (rally turistico ispirato a quello competitivo degli anni 80/90) ne estrapoliamo una versione turistica, alla portata delle moto da strada. Si parte da Rimini e si arriva a Castiglion Fiorentino Testo e foto di Mario Ciaccia QUASI UN TO COAST O gni fine settembre partecipiamo al Transitalia Marathon (www.transi- taliamarathon.com ), uno degli eventi più importanti d’Europa per quanto ri- guarda l’ adventouring . Quest’anno le tappe erano quattro, i chilometri percorsi oltre 1.000 e le località di partenza e arrivo erano Rimi- ni, Sansepolcro (AR), Nocera Umbra (PG), Bolse- na (VT) e Castiglion Fiorentino (AR). Ne abbiamo parlato suMotociclismo FUORIstrada di novem- bre 2019; qui vi descriviamo la nostra variante asfaltata, che tocca gli splendidi borghi medio- evali attraversati, alcuni famosi in tutto il Mondo, mentre di altri non avevamo mai sentito parlare. Descrivere tutti i posti interessanti è impossibi- le, per cui perdonateci se faremo una selezione. LA GHIACCIAIA Il primo paese inedito di quest’anno è Monte- scudo (RN, 3.300 abitanti), che si trova al km 25 del nostro itinerario e che si raggiunge con una strada asfaltata collinare stretta e diver- tente. Siamo a quota 386 m sul mare… Adria- tico, che si vede da lontano per l’ultima volta. Da qui in poi saranno solo montagne, fino a in- travedere il Tirreno dal Monte Amiata. Mon- tescudo, in epoca romana, era una stazione di cambio dei cavalli tra Rimini e Roma lun- go la via che risaliva la valle del Conca. Tra il Duecento e il Cinquecento il paese è sta- to conteso dalle famiglie Montefeltro e Ma- latesta, che se le diedero di santa ragione. Altre disgrazie sono state la frana del 1722, che ha distrutto buona parte del paese e la de- cisione di appoggiare l’invasione napoleonica, nel 1797, che prima le procurò una certa pro- sperità e poi il disprezzo da parte del Governo Pontificio, una volta che il Bonaparte uscì di scena. Qui si trova una ghiacciaia del 1400 re- alizzata dai Malatesta: è una grande fossa con le pareti di mattoni, al cui interno veniva pres- sata la neve fino a farla diventare, appunto, ghiaccio; una volta ricoperta con altri matto- ni, conservava il cibo per tutta l’estate. Se l’as- sociazione delle parole ghiacciaia e Malatesta vi fa pensare alla storia del fantasma di Azzur- rina, siete fuoristrada: quella leggenda riguar- da il castello di Montebello, che dista 15 km in linea d’aria. Il percorso sterrato del Transita- lia non passa per la piccola Repubblica di San Marino, noi invece sì perché è praticamente di strada (al km 41): bisogna abbandonare la val- le del Conca e navigare su un bel mare mosso di colline, facendo tante pieghe. San Marino è un posto ben noto, per cui ci limiteremo a dire che sorge in cima al Monte Titano, la cui vet- ta (750 m) è occupata da una rocca, sotto cui si sviluppa uno splendido villaggio medioeva- le. Come repubblica è la più antica del Mon- do ancora esistente: nel 301 d.C. un croato di nome Marino, in fuga dalle persecuzioni con- tro i cristiani, si rifugiò in cima al Titano, dando origine a una comunità. Al momento di morire disse ai suoi seguaci di mantenere la loro in- VERTIGINI La strada sospesa che sale a San Leo (RN) ricorda quelle di montagna, con i burroni, dei fumetti di Walt Disney. Ma vale la pena salire lassù, perché il paese è interessante e non solo per la rocca del 1400. coast

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