motociclismo 12-2019

Motociclismo / dicembre 2019 212 Moto volanti spinte da reattori e turbine: la gente del futuro ha rielaborato i mezzi a due ruote di un secolo prima per muoversi in un mondo dove isole fluttuanti rappresentano l’alternativa sostenibile alla vita nelle città, resa intollerabile dalla radioattività... sospesi MONDI di Nicolò Codognola - foto Alessio Caglioni A nno 2100 o giù di lì: in una Torino postapo- calittica, la gente povera è rinchiusa entro le mura della città e cerca di sopravvivere alle conseguenze della guerra nucleare che ha devastato la Terra. Tutto è iniziato qual- che decennio prima con la corsa allo spazio: la Cina si era messa in testa di arrivare per prima su Marte e conquistare il pianeta rosso, ma le altre superpoten- ze non erano d’accordo. La tensione crebbe, gli arma- menti furono rinvigoriti. Fino al patatrac. Ora il mondo è diviso in due: nelle città, da cui non potranno più uscire, sono rimasti i poveri; i potenti invece, che hanno possibilità di azione, sono andati a vivere nelle campagne e sui monti. Fuori Torino, si so- no trasferiti sulle colline del Monferrato. Li chiamano Tute Arancioni, per via degli scafandri antiradiazioni che indossano. Sono personaggi misteriosi, che lavo- rano solo di notte cercando di non dare nell’occhio. Entrano in città dai sobborghi periferici e operano per il bene comune, ripulendo dalle macerie e dalle sco- rie, utilizzando la tecnologia antigravità progettata per conquistare Marte e mai portata nello spazio. special PLANETEUS DIORAMI E MINIATURE

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