Motociclismo

Motociclismo | dicembre 2023 158 t tecnica DUCATI MOTORE SUPERQUADRO MONO L’Hypermono Viaggio nel cuore del Superquadro Mono, nuova architettura Ducati ma in pieno stile racing, come da tradizione. Nasce infatti da una superbike e batte tutti i record, di potenza e di tecnologia. Ecco com’è fatto e quali sono le caratteristiche che lo distinguono, con gli immancabili dettagli innovativi, obbligatori sui motori ad alte prestazioni che nascono a Borgo Panigale di Aldo Ballerini Il Superquadro Mono è un monocilindrico ad alte prestazioni, che concentra numerose soluzioni della più raffinata tecnologia derivata dalle superbike, a partire da quelle del Superquadro da 1.285 cc della Panigale 1299, massima espressione del bicilindrico stradale Ducati. Proprio da questo arriva infatti il cilindro (l’anteriore), con la stessa misura di alesaggio (116 mm, record per un monocilindrico di serie) e con una corsa leggermente aumentata (62,4 mm al posto di 60,8 mm), valori che determinano il rapporto di 1,86, il più spinto tra i monocilindrici stradali. Con questa modifica crescono la cilindrata, che passa a 659 cc, e il rapporto di compressione (da 12,8:1 a 13:1), poiché la camera di scoppio resta invariata. Mantiene anche le valvole di aspirazione in titanio e quelle di scarico in acciaio, controllate da un sistema desmodromico azionato dalla catena posta sul lato sinistro. L’alimentazione è affidata a un singolo corpo farfallato di sezione ovale, dal diametro equivalente di 62 mm, con iniettore sottofarfalla controllato da un sistema ride-by-wire con tre Power Mode: High, Medium, Low. La potenza massima all’albero è di 77,5 CV a 9.750 giri/min, la coppia di 63 Nm a 8.000 giri/min. Il limitatore interviene ancora più in alto, a 10.250 giri/min (in prima il taglio è a 10.000 giri/min), questo per offrire una buona fascia di allungo per poter risparmiare un’eventuale cambiata nella guida più intensa. Il Superquadro Mono è il monocilindrico di serie più potente, ma il progetto è centrato per ottimizzare in particolare l’erogazione nella fascia media, quella che va dai bassi fino al picco di coppia, e per questo sono state eseguite alcune modifiche alla distribuzione e all’alimentazione. È possibile configurarlo nella versione racing (non più Euro 5), installando lo scarico dedicato Termignoni che abbinato a un filtro specifico permette di raggiungere ben 84,5 CV a 9.500 giri/min e offrire un incremento di coppia a tutti i regimi. È disponibile anche in versione depotenziata per la guida con patente A2.

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