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“La nuova Suzuki Katana è come una spada: letale, ma fruibile”

Abbiamo intervistato Mitsuhiko Ota, il Project Leader della Suzuki Katana del 1980, per parlare del progetto originario, dell’origine del nome, del nuovo modello…
1/25 Suzuki Katana 2019

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La GSX 1100 S Katana è stata, a cavallo degli anni '80, una fra le moto più affascinanti e controverse proposte dalla Casa di Hamamatsu. Lo scorso anno, noi di Motociclismo in collaborazione con Rodolfo Frascoli e Engines Engineering, abbiamo riportato in vita quella moto e a Eicma 2017 vi abbiamo mostrato il prototipo della Katana 3.0, sviluppato sulla base della GSX-S1000F. Da quel primo modello la Casa giapponese ha capito che i tempi erano maturi per presentare ufficialmente la versione di serie (disponibile anche in livrea nera).

Qui sotto trovate le foto della Suzuki Katana Black Edition 2019, poco più in basso l'intervista al Project Leader del vecchio modello.
1/7 Suzuki Katana Black Edition 2019
Il suo legame con il progetto Katana?
“Sono stato product planning engineer per 17 anni, dopodiché mi sono spostato nella programmazione degli spostamenti dei processi produttivi verso nuove location. Non sono coinvolto nel progetto della nuova Katana, ma mi sono occupato del design del telaio di quella del 1981”.

Che cosa le trasmetteva la Katana del 1980?
“All’epoca questa moto arrivò all’improvviso dal nulla. Ricordo di essere stato assolutamente colpito dalla Katana: non si poteva nemmeno giudicare come un prodotto nuovo tout court, sembrava che arrivasse proprio da un altro mondo. All’epoca non c’erano moto carenate, ma solo naked, fatta ovviamente eccezione per quelle da gara. Avere qualcosa di diverso da un semplice faro tondo, nella parte frontale, era sensazionale. Quando ho visto la Katana, allora, l’ho immediatamente associata ad una spada, per via della forma e del design”.

È rimasto sorpreso anche da questa nuova Katana?
“Ho visto parecchie moto e ho una vasta esperienza. Questa nuova Katana non mi ha propriamente colpito, ma ho pensato che è stata ben progettata ed è stato conservato il design originale. È stato anche curato il lato commerciale, nel senso che sicuramente piacerà di più ai clienti e attrarrà un’audience più ampia rispetto alla vecchia Katana. Perché ha un design più complesso e sofisticato: grazie a questo elemento sarà allettante anche per il pubblico europeo”.
1/7 Suzuki Katana 2019
Katana moto e katana spada: quali analogie?
“La filosofia di Suzuki è legata alle alte prestazioni; che non vuol dire per forza moto sportive, ma comunque cerchiamo attenerci a uno standard elevato. Allo stesso tempo teniamo molto conto della fruibilità della moto. Chiaramente è un compromesso non facile da ottenere. Occorre trovare l’equilibrio per avere alte prestazioni. Questo è un concetto chiave di Suzuki che è stato trasferito sulla Katana. Pensiamo ai samurai: i guerrieri avevano bisogno di usare la spada in ogni situazione, perché era sempre con loro, ma doveva anche avere prestazioni elevatissime. La katana è sempre con chi la possiede, anche quando dorme: è sempre là per proteggerlo come una guardia del corpo e non è un oggetto che si può cedere o prestare ad altri. Quindi conta molto la fruibilità: deve essere perfetta per la mano del samurai e per la sua sola. Un mix di qualità, ma senza compromessi”.

Quali le difficoltà nello sviluppo della Katana del 1980?
“Chi ha avuto più difficoltà è colui che ha dovuto disegnare la carenatura. Il progetto originale della Katana non aveva nemmeno il parabrezza e l’aerodinamica non era per nulla studiata. Da un punto di vista estetico, la concept bike aveva delle falle e infatti molti dettagli furono cambiati in corso d’opera e alcuni componenti realizzati in plastica di bassa qualità furono sostituiti con altri in alluminio, che era piuttosto innovativo all’epoca”.
1/16 La strumentazione della Suzuki Katana 2019
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