Il maxiscooter Honda Forza 750 si rinnova per il 2025. Non cambia la base tecnica, ma il nuovo modello si presenta più ricco: arrivano un nuovo doppio faro con DRL e indicatori di direzione integrati, un nuovo schermo TFT a colori da 5” connesso, un blocchetto comandi di sinistra retroilluminato, il Cruise Control e il parabrezza a regolazione elettrica. Sono una novità anche i cerchi in lega leggera dal design delle razze ‘3-per-tre’.




Confermata la base tecnica
La base tecnica rimane invariata, per cui, a spingere lo scooter ritroviamo il motore bicilindrico a ‘corsa lunga’ di 745 cc in grado di erogare una potenza massima di 58,6 CV a 6.000 giri/min., con un picco di coppia di 69 Nm a 4.750 giri/min con comando del gas Throttle By Wire che rende disponibili 5 Riding Mode e 3 livelli del Controllo di trazione HSTC (Honda Selectable Torque Control) con settaggi della modalità RAIN perfezionati. Il cambio a doppia frizione DCT (Dual Clutch Transmission) è migliorato nelle manovre a bassa velocità.


Motore racchiuso all’interno di un telaio tubolare in acciaio, al quale è abbinata una forcella a steli rovesciati di 41 mm di diametro, mentre al posteriore il monoammortizzatore è collegato al forcellone in alluminio tramite leveraggi. La corsa concessa è di 120 mm sia all’avantreno, sia al retrotreno. Nuovi anche i cerchi in lega (17″ l’anteriore, 15″ il posteriore) dal profilo più sottile e alleggeriti con razze razze ‘3-per-tre’. Gli pneumatici di primo equipaggiamento sono i Pirelli Diablo Scooter e misurano rispettivamente 120/70 e 160/60.Invariato invece l’impianto frenante, con dischi anteriori da 310 mm di diametro lavorati da pinze radiali a quattro pistoncini. Interasse, inclinazione del cannotto di sterzo ed avancorsa misurano rispettivamente: 1.580 mm, 27°, 104 mm.
Rivisto il DCT

Sul model year 2025 del Forza e dell’X-ADV, il cambio a doppia frizione DCT ha visto accorciati i rapporti delle prime tre marce, e allungati quelli di quarta, quinta e sesta. Inoltre è stata rivista la logica di controllo del rilascio delle frizioni per migliorare la dolcezza nella partenza e nelle manovre a bassissima velocità.
Il vano sottosella con luce di cortesia è ampio ed è in grado di contenere un casco integrale. L’operazione di apertura e chiusura è ora migliorata grazie all’adozione di un doppio pistoncino. Tutte le luci sono a LED e la nuova strumentazione conferma la connettività per lo smartphone con sistema Honda Roadsync. La presa USB-C è stata riposizionata sul manubrio per aumentarne la praticità. Il nuovo Forza 750 2025 è disponibile anche in versione 35 kW per i possessori di patene A2.




Il vano sottosella con luce di cortesia è ampio ed è in grado di contenere un casco integrale. L’operazione di apertura e chiusura è ora migliorata grazie all’adozione di un doppio pistoncino. Tutte le luci sono a LED e la nuova strumentazione conferma la connettività per lo smartphone con sistema Honda Roadsync. La presa USB-C è stata riposizionata sul manubrio per aumentarne la praticità. Il nuovo Forza 750 2025 è disponibile anche in versione 35 kW per i possessori di patene A2.
Tre le nuove ed colorazioni disponibili per il 2025: ‘Mat Warm Ash Metallic’, ‘Iridium Gray Metallic’ con finiture nere, ‘Mat Ballistic Black Metallic’ (look total black). Sarà disponibile da novembre, ad un prezzo non ancora dichiarato, ma che non dovrebbe discostarsi eccessivamente da quello del m.y. 2024; ovvero 12.340 euro c.i.m.*
*Il prezzo presente in questo articolo è da intendersi con la formula “chiavi in mano”, comprensiva di “messa in strada”, che Motociclismo quantifica in 250 euro.
COME VA


Il Forza 750 era un’ottimo maxiscooter…e continua ad esserlo, specie nel model year 2025.
Offre un’eccellente protezione aerodinamica, e con il plexi nella posizione più alta la sensazione è (quasi) quella di viaggiare in auto (!) È confortevole, non vibra e invita ad una posizione di guida rilassata. Il busto rimane eretto, il manubrio è correttamente distanziato da questo e non intralcia nelle manovre con le ginocchia, le quali restano ben lontane dallo scudo. La pedana è longitudinalmente molto spaziosa, permettendo di distendere le gambe durante la marcia, mentre il tunnel centrale risulta ancora ingombrante. Rispetto al precedente modello lo spazio è generalmente aumentato, ma nella parte posteriore della pedana i carter motore impediscono di poggiare l’intera pianta del piede. D’altro canto, la scelta di utilizzare un telaio di tipo motociclistico con motore centrale che tanto rende appagante il Forza nelle guida -vedremo a breve- porta a conseguenze come quelle riportate qui sopra.

Lodevole è il fatto di come Honda sia riuscita a fissare un’altezza della sella (senza sacrificarne il confort) a soli 790 mm da terra; distanza che viene in parte influenzata dall’arco che le gambe devono circoscrivere attorno alla seduta quando i piedi toccano terra, ma nonostante questo il Forza resta uno scooter alla portata anche di chi si aggira attorno ai 170-175 cm di statura, ovvero -dati alla mano- alla maggior parte della popolazione europea. Detto ciò, non ci sembrano questi dei difetti, quanto più una caratteristica, comune in parte anche ad altri maxiscooter.
Non ci sarebbero invece spiaciute sospensioni in grado di filtrare meglio le sconnessioni più pronunciate del manto stradale, specie all’avantreno dove la risposta della forcella risulta fin troppo “secca”.
Ottimo in città, veloce fuori
Tra le miglior doti di questo maxiscooter troviamo il suo essere camaleontico, In città infatti è un perfetto alleato nella quotidianità, offre un generoso raggio di sterzata (2,9 metri dichiarati grazie alla nuova carena, contro i già ottimi precedenti 3.1), un’ottimo bilanciamento dei pesi (236 kg dichiarati) oltre ad una gestione del comando del gas e dell’intervento del DCT davvero a punto. Nessun problema nelle manovre a bassa velocità, nelle curve strette o nelle inversioni a U pur con entrambi i piedi sopra la pedana.

Fuori città, invece, il Forza mostra doti di un ottimo torurer: è stabile sul veloce, non vibra, ripara molto bene dall’aria (lo ribadiamo) e offre ora di serie il cruise control. Tra le curve spicca il suo animo sportivo: è svelto, agile e invita ad ingressi con i freni ancora “in mano”, portando una buona velocità in percorrenza e facendo emergere la solidità e la sincerità di una ciclistica da moto. Convince poi l’impianto frenante, le cui leve (entrambe regolabili nella distanza) sono piuttosto progressive nella prima fase d’attacco, per poi offrire il giusto mordente quando si va a “pinzare” con maggior decisione.
A supporto di una guida dinamica anche il cambio a doppia frizione DCT, ottimamente rapportato nella modalità sport per questa tipologia di guida, mentre la touring strizza l’occhio -lo dice il nome stesso- a più turistici orizzonti, lasciando una marcia “in più” a tutto vantaggio nel risparmio di carburante. Tuttavia è sempre possibile innestare o scalare una marcia se la scelta del software non ci soddisfa; e se a fronte di un percorso tuttecurve vogliamo essere noi a scegliere i rapporti, con un solo tocco sul blocchetto di destra si passa in modalità manuale.